Da "Ebano" di Ryszard Kapuściński.
"Questo è (appunto) uno dei problemi dell'Africa: i suoi intellettuali risiedono per la maggior parte fuori del paese, negli Stati Uniti , a Londra, a Parigi, a Roma. Sul posto, nei luoghi di origine rimangono, in basso, le masse contadine arretrate, ottenebrate, sfruttate fino all'ultima goccia di sudore: in alto, la burocrazia corrotta o la soldataglia arrogante....
Come può l'Africa svilupparsi. partecipare alle grandi trasformazioni del mondo senza cervelli pensanti, senza una propria classe media di intellettuali?
Per giunta un accademico o uno scrittore africano perseguitati nel loro paese non cercano quasi mai rifugio in un altro stato del continente, ma filano dritti a Boston, a Los Angeles, a Stoccolma o a Ginevra" ( non si vede come non potrebbe essere così, visto il livello di certezza del diritto vigente nella gran parte del continente africano).
La scelta dell'estero di tanti intellettuali suggerisce più di una riflessione.
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