All'approssimarsi della grande manifestazione dei Mondiali di ciclismo che si terranno nei prossimi giorni a Kigali. proponiamo, tratto dal nostro libro Dentro il Rwanda, questa sorta di articolo di servizio per i molti visitatori ed atleti che si recheranno in Rwanda.
Gregoire, questo il nome del dinamico cambiavalute che tiene un proprio regolare ufficio cambi su una delle vie più frequentate di Kigali. A lui ci siamo rivolti per avere un cambio, mentre ci trovavamo a fare acquisti all’interno del grande magazzino cinese. Raccolte le nostre esigenze di cambio per via telefonica, nel giro di pochi minuti ci ha raggiunto tra gli scaffali del magazzino dove, quasi con aria cospiratoria, abbiamo fatto lo scambio: i nostri euro e dollari contro franchi ruandesi, già debitamente impacchettati secondo l’importo pattuito. Oltre a non farci pagare l’extra del servizio a domicilio ci ha pure applicato cambi di assoluto favore rispetto a quelli ufficiali. I nostri euro e dollari, secondo quanto riferitoci da Gregoire, andranno a soddisfare le richieste di altri clienti che per i loro affari preferiscono passare dall’ufficio cambi di Gregoire piuttosto che dalle banche. Da quel gennaio 2015, Gregoire è diventato il nostro “cambista” di riferimento in occasione di tutte le missioni successive: sempre cordiale, efficiente e sollecito a rispondere alle nostre chiamate, in qualunque zona di Kigali ci trovassimo. Successivamente, in occasione della missione 2017, abbiamo avuto anche modo di riscontrare che fine faccia la valuta estera oggetto di cambio. All’imbarco del volo di ritorno per Amsterdam, all’ultimo controllo di sicurezza immediatamente prima dell’imbarco, abbiamo assistito all’apertura della borsa di un viaggiatore ruandese dalla quale emergevano, da una sorta di sottofondo, tre buste contenenti mazzette di almeno 100 banconote estere di grosso taglio, cadauna. Il controllore non ha avuto nulla da eccepire, dal che si dovrebbe dedurre che, contrariamente a quanto succede in quasi tutto il mondo dove avremmo assistito all’immediato sequestro della valuta e al fermo del passeggero, sia possibile far uscire in maniera non ufficiale valuta dal Paese. Ma sarà proprio così? Ironia della sorte, agli stessi controlli ci era stato sequestrato, senza alcuna spiegazione, un sacchetto di arachidi che portavamo nel bagaglio a mano.
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