Hotel des Mille Collines |
Il ristorante panoramico dell’Hotel des Mille Collines di
Kigali, universalmente conosciuto come l’Hotel Rwanda dell’omonimo film, da qualche settimana ha un nuovo chef, l’italiano
Alessandro Merlo. Piemontese, trentasettenne, Alessandro è arrivato a Kigali, dopo aver lavorato undici
anni negli Stati Uniti, divisi tra Los Angeles e New York, e sei a Parigi, partendo
dall’esperienza di sommelier per completarsi successivamente con quella di chef come illustrato nel suo sito, deciso a
raccogliere la sfida di dare nuovo slancio al ristorante del Mille Collines, appena sottoposto a un profondo rinnovamento. Per
vincere la nuova sfida dietro ai fornelli, dove è coadiuvato da tra aiutanti, Alessandro dichiara di voler far evolvere l’attuale cucina francese, che fin qui caratterizzava il ristorante del Mille Collines, in una cucina più mediterranea che accolga anche l’apporto di una cucina italiana di livello e dei
suoi prodotti. Per poter fare una cucina curata e di qualità, il nuovo chef ha ridotto da 75 a trenta i coperti del ristorante. Ogni sera, il ristorante non è aperto a mezzogiorno, propone alla propria clientela, ospiti stranieri di passaggio nella capitale ma soprattutto gli esponenti della nuova borghesia rwandese desiderosi di confrontarsi con una realtà internazionale, un menu fisso al prezzo di Frw 35.000 ( circa 40 euro) da scegliere tra quattro antipasti, quattro piatti unici e quattro dessert, arricchito da un aperitivo che prevede una coppa di champagne e un predessert. Anche se qualche residente continua imperterrito a richiedere brochettes e patate fritte, Alessandro propone piatti ricercati come il filetto d’anatra con salsa di prugne giapponesi coltivate in loco, piuttosto che calamari ripieni di gamberi e altri piatti elaborati a base di prodotti italiani. Un’attenzione particolare viene riservata anche ai prodotti della campagna rwandese, riproposti con un tocco di fantasia italiana; naturalmente anche agli immancabili fagioli per rispettare l'adagio rwandese che non c'è discorso senza ariko (però in kinyarwanda) e pranzo senza haricot (fagioli in francese).Per quanto riguarda le bevande, siamo sicuri che da buon piemontese, il nuovo chef saprà convincere i suoi ospiti a lasciar perdere la birra Primus per un buon vino italiano. Dopo un mese di permanenza a Kigali, Alessandro si dichiara entusiasta della scelta fatta. La città, il paesaggio, la gente hanno fatto colpo su Alessandro e sulla giovane moglie non facendo rimpiangere le precedenti sedi di lavoro: Parigi e New York. La conferma definitiva che Kigali potrebbe valere Parigi è arrivata ai coniugi Merlo dal modo come la figlia di due anni e mezzo si è ottimamente ambientata, anche con i piccoli nuovi compagni della scuola materna che frequenta. Ed era questa, secondo Alessandro, la “condizione irrinunciabile” per proseguire nella nuova avventura nel paese delle mille colline.
Alessandro Merlo come appare sul suo sito |