Parlando di problemi
energetici, un noto esperto della materia faceva questo riferimento al Rwanda “significa avere, quale modello di benessere, Burundi, Ruanda o Kenia,
tanto per citare alcuni tra i Paesi con minore uso pro-capite d’energia”.
Sembrava l’abusata citazione del Rwanda come
termine di paragone in negativo abbastanza invalso in certa stampa.
In realtà, andando a verificare lo specifico dato dell’uso pro capite d’energia, si scopre che la citazione era tutt’altro che inappropriata. Infatti, nella classifica mondiale, curata dal Index Mundi del CIA World Factbook al gennaio 2012, il Rwanda si colloca al 209 esimo posto, subito dopo il vicino Burundi, su 214 paesi con un consumo di elettricità pro capite di 20,26 kWh, meno della metà di quanto consuma un cittadino ugandese e meno di un terzo di un tanzaniano. Come si vede dalla classifica riportata qui sotto, diversi paesi africani, comunemente ritenuti molto meno sviluppati, sopravanzano il Rwanda in questo indicatore significativo del grado di sviluppo economico di un paese. Indubbiamente, un dato che dovrebbe far riflettere; tanto per rimanere in argomento, forse fermarsi alle luci di Kigali per giudicare il grado di sviluppo del Rwanda, come capita a molti giornalisti che visitano il paese, rischia di essere fuorviante.
197
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58.2
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206
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29.41
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198
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46.9
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207
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29.05
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199
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39.97
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208
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25.9
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200
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39.57
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209
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20.26
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201
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38.3
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210
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9.83
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202
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36.95
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211
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8.47
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203
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36.81
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212
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7.6
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204
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31.53
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213
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0.01
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205
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29.42
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214
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0
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