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giovedì 21 gennaio 2021

All'asilo Carlin si affianca il parco giochi Otilia Park

Lunedì ha riaperto, dopo un lunga chiusura dovuta al lockdown, l'asilo Carlin di Kagera. Gli 83  bambini, che si sono presentati di primo mattino alla riapertura, hanno avuto la sorpresa di trovare un asilo nuovo. Infatti, il periodo di chiusura è servito per una manutenzione completa della struttura, oltre che per apportare delle implementazioni significative. Innanzitutto, sono stati realizzati due nuovi servizi igienici, visto che i vecchi, di tipo tradizionale africano ( una buca in terra), erano piuttosto fatiscenti e scarsamente comodi per i bambini, proteggendoli con una cinta muraria.
La realizzazione dei nuovi servizi è stata richiesta anche per adeguare la struttura alle norme igieniche richieste dalle autorità per contrastare la pandemia da Covid che, seppure meno mortale che da noi ( sono, ad oggi, solo 148 i morti da covid in tutto il Rwanda, su 12 milioni di abitanti), ha richiesto misure di contrasto non meno drastiche delle nostre: da due settimane sono diventate ancora più restrittive, raggiungendo limiti come nelle nostre zone rosse. 
Ma la sorpresa più importante per i bambini è stato il parco giochi che è stato realizzato a fianco dell'asilo. Dopo aver delimitato lo spazio dedicato ad area giochi, con una recinzione in legno, sono state installati: una doppia altalena a quattro posti, un doppio mini scivolo, un'altalena basculante e una sabbionaia. E' solo l'inizio di quello che  l'Associazione Kwizera ha voluto battezzare Otilia Park, in ricordo della maestra Otilia Muscetti Rodigari, munifica benefattrice delle attività associative in Rwanda. Così nel villaggio di Kagera, nella profonda e povera  campagna ruandese, la presenza di Grosio diventa sempre più visibile: a fianco dell'asilo Carlin adesso abbiamo l'Otilia Park, segni di una vicinanza che la comunità grosina mai ha fatto venir meno nel tempo, a partire dall'edificazione dell'asilo nel 2011, permettendo all'Asilo Carlin di svolgere un'importante funzione sociale ed educativa in quella comunità. Basti pensare che, per stessa ammissione delle autorità civili del settore (unità amministrativa di base) i bambini che hanno frequentato l'asilo sono tra i migliori quando passano a frequentare la vicina scuola elementare.  

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