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martedì 2 giugno 2015

Quanto è esoso il "caritatevole" Tony Blair

 Invitato a Stoccolma per aprire la conferenza mondiale sulla fame, Tony Blair ha fatto sapere agli organizzatori che per una prolusione di 20 minuti,  il suo   cachet era di 460mila euro: 348mila euro per il "disturbo", 112 mila euro per le spese. In pratica 380 euro al secondo.Secondo quanto riferisce il giornale inglese Daily Mail, i soldi richiesti sarebbero finiti nelle casse della Fondazione caritatevole della moglie dell'ex premier laburista, Charlie Blair. L'ufficio di Blair ha smentito che il problema fossero i soldi, sostenendo che l'ex premier aveva altri impegni e ha dovuto rinunciare. In realtà le trattative sono continuate per diversi mesi e gli organizzatori dell'evento a Stoccolma avevano offerto 174mila dollari, ma non erano sufficienti. Da qui, forse anche per  pudore, gli organizzatori dell'evento hanno lasciato cadere l’invito. Se per un avvenimento come  la conferenza mondiale sulla fame Tony Blair ha chiesto questa cifra, ma ben altri sono gli incarichi consulenziali a favore di diversi governi in giro per il mondo ( leggi qui), sorge spontanea la domanda: quanto sarà l’onorario richiesto dall’AGI-Africa Governance Initiative, l’agenzia di Tony Blair che lavora per il Rwanda e, in primis, per il suo presidente, di cui è un grande  e, all'apparenza,  non disinteressato estimatore ( leggi qui)?

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