Riunione
sul progetto batwa
Sollecitata
dall’Associazione Kwizera e promossa dal vescovo di Byumba, mons Servillien, si è tenuta, presso la diocesi, una riunione coordinata dal direttore delle
Caritas, don Emmanuele,per affrontare la grave situazione venutasi a creare
nell’ambito della comunità batwa di Kibali. Erano presenti i rappresentanti della diocesi protestante,
della Croce Rossa, della Caritas e da ultimo, con quasi due ore di ritardo, si
sono presentati anche i rappresentanti delle istituzioni locali. Dopo un’ampia
discussione che ha affrontato il problema da diversi punti di vista si è giunti
alla conclusione che verrà istituito un comitato di coordinamento tra i diversi
soggetti coinvolti. Il Comitato dovrà presentare delle proposte d’intervento,
previa ricognizione dello stato di fatto della situazione a Kibali ( quante
famiglie sono rimaste, quante case sono state distrutte o danneggiate), anche
alla luce delle diverse iniziative ancora in essere da parte dei diversi
soggetti.Nell’immediato è emerso
l’orientamento di privilegiare, da
subito, il recupero dei bambini all’abbligo scolastico anche attraverso la loro
ammissione alle mense scolastiche. Al riguardo è stata espressa la
disponibilità da parte dell’Associazione Kwizera di destinare la metà dell’importo erogato ai 23 ragazzi
inseriti nel programma adozioni a pagare la retta della mensa pari a 12.000 frw
al trimestre.A breve il Comitato farà conoscere le linee possibili di
intervento. Rispetto al passato, quando interventi scoordinati tra i vari
soggetti coinvolti hanno portato non poco disorientamento nei batwa e procurato
intralcio a interventi già programmati, si è perlomeno fatto il passo importante di creare un coordinamento.
Riunione
sacerdoti
I
rappresentanti dell’Associazione unitamente al sacerdote di coordinamento con
la diocesi, don Paolo Gahutu, hanno
incontrato i rappresentanti di tutte le
parrocchie, mancavano solo la parrocchia di Kiziguro eMuhura, per rappresentare le linee
d’intervento associativo nel corso del 2015.Ci si è soffermati in particolare sul Progetto
Mikan, su cui è stata sollecitata l’attivazione di nuovi gruppi per le
parrocchie con minor numero di assegnazioni in essere, e su cui è emerso che
qualche parroco non era a conoscenza dell’esistenza del manuale di istruzioni.
Don Isidoro; parroco di Burehe e responsabile della pastorale familiare, ha
reso una testimonianza sull’esperienza, sottolineandone le potenzialità per la
pastorale, manche per le casse
parrocchiali, visto che il supero di capretti rispetto ai numeri richiesti dal
progetto va a beneficio della parrocchia. Per il Progetto Amazi, visto l’approssimarsi della stagione delle piogge, è stata sollecitata una risposta in tempi
strettissimi. I progetti di
finanziamento avranno invece tempi più lunghi di presentazione: dovranno
pervenire entro Pasqua.E’ seguita una franca discussione con richieste di
chiarimento su diversi aspetti, ivi compresa la logica che l’Associazione segue
nella propria azione, piuttosto che sulle cose che non hanno funzionato in
questi anni ( scarso coordinamento con gli interventi diocesani piuttosto che
la scarsa trasparenza di certi progetti presentati).Nel complesso una riunione
ben riuscita,apprezzata dai presenti, che si è conclusa con il pranzo offerto dall’Economato
diocesano.
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