Bernard, il collaboratore dell’Associazione
Kwizera, che ha una discreta conoscenza dell’italiano appreso grazie a un
soggiorno di tre mesi quando era un giovane professore di disegno, ha
realizzato un corso di primi rudimenti
della lingua italiana. Per undici sabati ha riunito una ventina di studenti,
quelli che hanno avuto la costanza di seguirlo, per un paio d’ore, impartendo
loro lezioni di italiano sulla base di un manualetto apposito inviatogli dall’Italia.I
risultati di questa esperienza che potrà naturalmente proseguire li abbiamo verificati
personalmente per una fortuita coincidenza. Mentre eravamo fermi in jeep sul
piazzale della chiesa di Byumba, siamo stati avvicinati da un giovane che ci ha
salutato con un inaspettato buongiorno che ha innescato una conversazione in
italiano che ci ha permesso di sapere di lui diverse cose: nome, scuola che
frequentava e altro. Quando gli abbiamo chiesto dove avesse appreso quelle frasi, che
gli permettevano di interloquire con un italiano, Bonaventure Hagenimana, questo il nome del giovane, ci ha risposto che era il
frutto di un corso che si teneva in parrocchia condotto da Bernard. Al quale
Bernard, per la verità, nei giorni precedenti avevamo chiesto di farci
incontrare un paio di suoi allievi per verificare l’efficacia del corso. La
risposta era stata che purtroppo non erano disponibili perché impegnati a
scuola.Dopo un po’ che ci stavamo intrattenendo con questo giovane,
sopraggiunge il buon Bernard che, vedendo il proprio allievo in conversazione con
noi, non può che esprimere la propria
soddisfazione soprattutto dopo che gli abbiamo assicurato che, grazie alla
performance del suo allievo, anche lui aveva superato brillantemente la prova dell’insegnamento. Un'esperienza dunque che va sicuramente proseguita: Parlo Italiano, così era denominata la proposta di Bernard, diventa un progetto che Kwizera continuerà a sostenere.
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