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lunedì 30 settembre 2019

Il Rwanda si candida ad ospitare i mondiali di ciclismo del 2025


Il Rwanda ha presentato ufficialmente la propria candidature ad ospitare i mondiali di cislismo per l'edizione del 2025.Alla candidatura ruandese si sta aggiungendo quella del Marocco, così che si fa concreta la possibilità  di vedere nel 2025  la prima storica rassegna ciclistica iridata in Africa. Secondo quanto riportato da L’Equipe, il presidente dell’UCI David Lappartient ha confermato che sono soltanto i due Paesi africani che hanno presentato la loro candidatura per la prova del 2025.
 “Ho già incontrato le autorità ruandesi, la federazione e il ministero dello sport” ha dichiarato Lappartient: “Prossimamente riceverò una delegazione del Marocco. Sono due candidature di grande qualità”.Scaduto il termine entro il quale presentare la propria proposta, l’Africa dovrebbe quindi vedere il proprio primo mondiale di ciclismo. Finora è l’unico continente a non aver mai ospitato una rassegna iridata.In Rwanda da anni si tiene il Tour du Rwanda:  dal  2009 la corsa è entrata a far parte dell'UCI Africa Tour come gara di classe 2.2, cominciando ad acquisire notorietà in ambito internazionale. Nel 2019 è salita al livello 2.1, aprendosi alle formazioni World Tour.

sabato 21 settembre 2019

A Nyagatare, una startup italo-svizzera sperimenta il processo che sterilizza l’acqua

E’ in corso a Nyagatare un progetto pilota in cui la startup Gratzup, con sede in Svizzera ma guidata dall’italiano Mauro Gazzelli con la moglie Shairin Sihabdeen, sta sperimentando un processo di sterilizzazione dell’acqua contenuta in una borraccia che autosterilizza l’acqua contaminata in una ventina di minuti, a contatto con qualsiasi fonte di calore.Calibrando pressione e temperatura, quindi senza filtri e sostanze chimiche, si arriva alla sterilizzazione completa di acqua e contenitore. Oltre alla borraccia esiste anche un contenitore da 10 litri e un impianto autonomo a energia solare, riciclabile in ogni sua parte e con un lungo ciclo di vita.Si monta come un enorme mobile Ikea e arriva a dare 1500 litri di acqua pulita al giorno. Nel 2018, GratzUp, il governo ruandese e la diocesi di Byumba hanno firmato un memorandum per l’installazione di due impianti, partendo da un progetto pilota.Grazie a questi sarà garantito un accesso all'acqua sicura agli alunni di una scuola e ai pazienti di un ospedale, con un migliaio di utenti in tutto. Il progetto pilota è monitorato dall’Università Cattolica e l’obiettivo è di allargarsi ad altri paesi che hanno questo problema.

giovedì 5 settembre 2019

Morto il card. Etchegaray inviato speciale del papa in Rwanda nel 1994


E' morto ieri pomeriggio, all'età di 96 anni, il Cardinale francese Roger Etchegaray. Nel 1994 il cardinale Roger Etchegaray, allora presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, effettuò, su mandato di Giovanni Paolo II, una visita in Rwanda per portare la solidarietà della Chiesa alla popolazione del posto e un messaggio di riconciliazione. Entrando in Rwanda da Goma fece tappa  in primo luogo, il 26 giugno, a Gisenyi sulla frontiera con l’allora Zaire, che era la sede provvisoria del governo del Rwanda, e dove fu ricevuto dal presidente ad interim; poi, il 28 giugno, nella città di Byumba,  alla presenza del presidente del Fronte patriottico del Rwanda. Crediamo che questa  visita sia raccontato in un capitolo del libro Orgoglio e pregiudizio in Vaticano, uscito nel 2007, come Anonimo  che raccoglie le confessioni di un cardinale sulla Chiesa di ieri e di oggi. Nel capitolo intitolato  Missione in Ruanda vengono raccontati quei giorni con tutti i particolari, coincidenti con la visita consacrata nei comunicati ufficiali, e le riflessioni che quei tragici momenti suscitarono nell'emissario del Papa.  Alla luce del dettagliato racconto dei fatti  e dei particolari raccontati nel libro, crediamo proprio che l'anonimo cardinale intervistato da Olivier Gendre non potesse che essere il card. Etchegaray.Il cardinale ritornò in Rwanda nel febbraio del 2001 come inviato di Giovanni Paolo II per celebrare la chiusura delle celebrazioni del centenario dell'evangelizzazione del  Paese come riferito qui .