Circa 7,1 milioni di ruandesi si recheranno oggi alle urne per rinnovare la Camera bassa composta di 80 eletti, di cui 27 espressione di gruppi di interesse speciale [Donne (24),
Giovani (2) e Persone con disabilità (1)].Si contenderanno i seggi una coalizione di sette partiti
guidati dal partito al potere dal 1994, il Fronte Patriottico del Rwanda, e i altri quattro partiti politici,
vale a dire il Partito socialdemocratico (PSD), il Partito liberale (PL), il Partito
verde democratico del Rwanda (DGPR) e il Partito sociale (PS) -Imberakuri, oltre a quattro candidati indipendenti.Il sistema elettorale è proporzionale con soglia di sbarramento al 5%.La tornata odierna è stata preceduta ieri dalle votazioni dei ruandesi della dispora, che hanno votato in 115 seggi presso le varie rappresentanze ruandesi all'estero. Lo stesso presidente Paul Kagame e la First Lady Jeannette Kagame, in Cina per la partecipazione al Forum sulla cooperazione Cina-Africa (FOCAC), hanno votato presso l'ambasciata del Rwanda a Pechino.Le votazioni odierne hanno avuto un anticipo ieri quando le persone portatrici di handicap hanno eletto come proprio rappresentante, Eugene Mussolini. Un cognome, ingombrante o impegnativo a seconda dei punti di vista, di cui francamente non sappiamo come possa essere stato attribuito 49 anni fa a un bambino ruandese. Domani andranno a votare le donne e i giovani per eleggere i rappresentanti di loro pertinenza. Le operazioni di voto vedranno impegnati circa 75.000 volontari distribuiti sui quasi ventimila seggi elettorali in tutto il paese. Una commissione dell'Unione Africana vigilerà sulle operazioni di voto che comporteranno un costo di circa 5 milioni di euro.
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