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giovedì 3 maggio 2018

Progetto Mikan Baby: la consegna delle prime capre

Il I gruppo delle ragazze madri di Kisaro
Con la consegna di una capretta a ognuna delle 25 giovani facenti parte del primo gruppo,  avviato all'interno della parrocchia  di Kisaro, ha preso il via oggi il Progetto Mikan Baby rivolto alla ragazze madri. Il nuovo progetto parte sotto i migliori auspici forte anche di un’organizzazione che ha messo a frutto la precedente esperienza del Progetto Mikan.Per cominciare, la scelta delle prime 25 beneficiarie è stata fatta sulla base di un sorteggio fra le 50 ragazze madri che erano state individuate per l’avvio di questo progetto pilota. Le prime 25 ragazze madri hanno formato un gruppo Mikan Baby, denominato  "TWITEZIMBERE MURI KRISTU"-“Progrediamo in Cristo”, e hanno quindi eletto il consiglio di direttivo di questo gruppo composto da:  presidente, segretario e tesoriere del gruppo, oltre che da un comitato consultivo di 3 persone. I responsabili del gruppo dovranno anche farsi promotori, oltre che della corretta gestione del progetto delle capre, anche di altre attività, in agricoltura o nel commercio di prodotti agricoli, in grado di generare qualche forma di reddito atto a soddisfare i bisogni familiari delle aderenti al gruppo e a non sentirsi isolate dalla società o dalle loro famiglie.  Le prime destinatarie delle capre si sono immediatamente impegnate, attraverso un vero e proprio contratto, sottoscritto alla presenza del vice parroco e di un rappresentante di villaggio, a consegnare alle altre ragazze il primo capretto entro la scadenza di 14 mesi. La giornata era iniziata di prima mattina con la celebrazione della Messa, celebrata dall'Abbè Fidéle Ndereyimana, responsabile della Pastorale Giovanile nella Parrocchia di Kisaro, che oltre a creare uno spirito di solidarietà e di incoraggiamento morale nel cuore di queste giovani madri, ha attestato la vicinanza della Chiesa alle loro necessità morali e materiali. Alla giornata hanno presenziato il parroco di Kisaro, l’abbé Lucien Hakizimana, e il responsabile del progetto per conto dell’Ass. Kwizera, l’agronomo Jean Claude Ndazigaruye.

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