La recente Conferenza
internazionale sul Cancro in Africa organizzata da AORTIC, l'organizzazione
africana per la ricerca e la formazione nel cancro, tenutasi a Kigali alla
presenza di circa 1000 specialisti, ha sicuramente portato dei concreti frutti
al Rwanda. Infatti, in margine alla conferenza sono stati raggiunti importanti
accordi nella lotta che il Rwanda dovrà affrontare per contrastare il cancro.Il
primo accordo, raggiunto con Harvard Medical School, la scuola medica presso la prestigiosa Università di Harvard negli Stati Uniti, prevede la
formazione di oltre 20 oncologi clinici del Rwanda nei prossimi anni. A tale
scopo è stato firmato un memorandum
d'intesa (MoU) tra il Ministero della Salute e la Harvard Medical School per il
tramite dell’Harvard Catalyst, il Centro di Scienze Cliniche e Traslazionali della scuola medica, dedicato al miglioramento
della salute umana, consentendo la collaborazione e fornendo strumenti,
formazione e tecnologie agli investigatori clinici e traslazionali che
prevedono l’integrazione tra preclinica e clinica in campo oncologico.Il
secondo accordo è stato raggiunto con
l'organizzazione statunitense BioVentures for Global Health (BVGH), una noprofit
americana con sede a Seattle, Washington DC, nell’ambito dell'African Access
Initiative (AAI) di BVGH. Si tratta di un partenariato di aziende, governi,
operatori sanitari e ONG incentrato sull'accesso sostenibile alle tecnologie e
ai medicinali del cancro, al miglioramento delle infrastrutture sanitarie e
alla creazione di capacità cliniche in Africa.Da ultimo, a conclusione della
Conferenza, il Ministro della Salute del Rwanda, Diane Gashumba, ha annunciato
che a inizio 2018 inizierà ad operare, presso l’Ospedale Militare di Kanombe, il
centro radioterapico per il trattamento
completo ai pazienti affetti da tumore a livello nazionale. Il nuovo centro di
radioterapia completerà l'attuale sistema di chemioterapia disponibile presso il Cancer Center dell’ospedale diButaro. Fino al 2012 non c’erano oncologi in Rwanda, mentre erano attivi pochi
chirurghi che potevano operare sui diversi tipi di cancro, senza patologi rwandesi
e una manciata di radiologi, mentre, attualmente, sono operativi tre oncologi
praticanti (in ambito radialogico, pediatrico e ginecologico) e cinque in
formazione in diversi campi, mentre servizi di assistenza oncologica, di
diagnostica, di imaging di cure
palliative sono offerti dagli ospedali terziari in tutto il paese. Servizi
radiologici sono disponibili anche presso molti laboratori privati e centri diagnostici.
Prodotti chemioterapici sono ora disponibili presso le farmacie, mentre le compagnie di assicurazione coprono anche questi
farmaci nelle loro polizze.
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