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giovedì 9 novembre 2017

Calendario Kwizera 2018: A fianco degli ultimi

E' uscito il calendario 2018 dell'Associazione Kwizera. Per il nuovo anno, i volontari che da  oltre tre lustri  sono impegnati  favore delle popolazioni del  Rwanda, per dare loro concretezza al diritto a non emigrare, hanno voluto ricordare nel nuovo calendario una persona con la quale sono venuti a contatto in occasione delle missioni annuali. Volendo riassumere. nel ricordo di questa persona e della sua tragica fine. il destino di tanti dimenticati, il Calendario 2018 ha come titolo A fianco degli ultimi - In ricordo di Raphael. 
Raphael, l’esponente della comunità batwa di Kibali, di cui potrete ripercorrere la storia cliccando qui, rappresentato nella copertina del calendario, è stato per anni, dal lontano 2007 quando l’Associazione Kwizera ha cominciato a lavorare presso quella comunità, una sorta di mascotte. Quotidianamente lo si incontrava per le strade di Byumba, dove arrivava di buon mattino dal vicino villaggio di Kibali. Il suo è stato  uno dei volti che compare più spesso nelle nostre carellate fotografiche; eppure per molto tempo di lui neppure conoscevamo il nome. Per noi era semplicemente "shonje". E' così, infatti, che si rivolgeva a chiunque incontrasse nel suo quotidiano peregrinare in città. Shonje=fame era il suo particolare saluto, accompagnato dalla mano tesa in un gesto d'inconfondibile richiesta d'aiuto. Di fronte a un diniego, insisteva un po' ma poi passava a un nuovo “cliente”. La bassa statura, in linea con quella della sua gente, il viso dai tratti molto marcati e sempre atteggiato con dignità al ruolo, un abbigliamento che, per lo spolverino e il sottile bastone, ricordava lontanamente quello di Charlot, facevano di Shonje una sorta di simpatico ambasciatore della mite comunità dei batwa di Kibali, dove viveva in una delle 47 case costruite dall'Ass. Kwizera per altrettante famiglie della comunità. Per lui però il richiamo di Byumba era troppo forte; ogni giorno doveva fare la sua passeggiata in centro, se poi qualcuno aderiva al suo "shonje", tanto di guadagnato. Fino a quando, un messaggio di don Paolo Gahutu, arrivato nel  pomeriggio del 25 settembre 2016 su WhatsApp, annunciava che Raphael era stato ucciso nel sonno dalla moglie a colpi di pietra, per non avere portato a casa il necessario per la famiglia dal suo consueto giro in città. All'esito di questa tragedia dell'emarginazione sopravvivono due figli ancora in tenera età, una bimba, Giramata, e il fratello Nsabimana che sono stati affidati alla zia Angelina. I due bambini sono stati prontamente inseriti nel Progetto Adozioni dell'Associazione Kwizera per dare loro un concreto aiuto per affrontare il loro non facile futuro. Al povero Raphael abbiamo volentieri dedicato la copertina del nostro calendario, ricordando i tanti momenti d’incontro durante le nostre missioni.Le  foto che scandiscono ogni mese rappresentano momenti di vita della comunità batwa di Kibali, di cui Raphael era figlio. 
Per vedere l'intero calendario clicca qui.

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