E' uscito il calendario 2018
dell'Associazione Kwizera. Per il nuovo anno, i volontari che da oltre tre lustri sono impegnati favore delle popolazioni del Rwanda, per dare loro concretezza al diritto
a non emigrare, hanno voluto ricordare nel nuovo calendario una persona con la
quale sono venuti a contatto in occasione delle missioni annuali. Volendo
riassumere. nel ricordo di questa persona e della sua tragica fine. il destino di
tanti dimenticati, il Calendario 2018 ha come titolo A fianco degli ultimi - In
ricordo di Raphael.
Raphael, l’esponente della comunità batwa di Kibali, di cui potrete ripercorrere la storia cliccando qui, rappresentato nella copertina del calendario, è stato per anni, dal
lontano 2007 quando l’Associazione Kwizera ha cominciato a lavorare presso
quella comunità, una sorta di mascotte. Quotidianamente lo si incontrava
per le strade di Byumba, dove arrivava di buon mattino dal vicino villaggio di
Kibali. Il suo è stato uno dei volti che
compare più spesso nelle nostre carellate fotografiche; eppure per molto tempo
di lui neppure conoscevamo il nome. Per noi era semplicemente
"shonje". E' così, infatti, che si rivolgeva a chiunque incontrasse
nel suo quotidiano peregrinare in città. Shonje=fame era il suo particolare
saluto, accompagnato dalla mano tesa in un gesto d'inconfondibile richiesta
d'aiuto. Di fronte a un diniego, insisteva un po' ma poi passava a un nuovo
“cliente”. La bassa statura, in linea con quella della sua gente, il viso dai
tratti molto marcati e sempre atteggiato con dignità al ruolo, un abbigliamento
che, per lo spolverino e il sottile bastone, ricordava lontanamente quello di
Charlot, facevano di Shonje una sorta di simpatico ambasciatore della mite
comunità dei batwa di Kibali, dove viveva in una delle 47 case costruite
dall'Ass. Kwizera per altrettante famiglie della comunità. Per lui però il
richiamo di Byumba era troppo forte; ogni giorno doveva fare la sua passeggiata
in centro, se poi qualcuno aderiva al suo "shonje", tanto di
guadagnato. Fino a quando, un messaggio di don Paolo Gahutu, arrivato nel pomeriggio del 25 settembre 2016 su WhatsApp,
annunciava che Raphael era stato ucciso nel sonno dalla moglie a colpi di
pietra, per non avere portato a casa il necessario per la famiglia dal suo
consueto giro in città. All'esito di questa tragedia dell'emarginazione
sopravvivono due figli ancora in tenera età, una bimba, Giramata, e il fratello
Nsabimana che sono stati affidati alla zia Angelina. I due bambini sono stati
prontamente inseriti nel Progetto Adozioni dell'Associazione Kwizera per dare
loro un concreto aiuto per affrontare il loro non facile futuro. Al povero
Raphael abbiamo volentieri dedicato la copertina del nostro calendario,
ricordando i tanti momenti d’incontro durante le nostre missioni.Le foto che scandiscono ogni mese rappresentano
momenti di vita della comunità batwa di Kibali, di cui Raphael era figlio.
Per vedere l'intero calendario clicca qui.
Nessun commento:
Posta un commento