Un momento della riunione |
Domenica l’appuntamento è alla
parrocchia di Mutete, dove l’ass. Kwizera ha realizzato una sala parrocchiale e
la stessa casa dei sacerdoti, con il gruppo pilota che si è
prestato per verificare la fattibilità di dare al Progetto Mikan anche una
versione pig. Dopo la santa messa, nell’ampio salone parrocchiale il parroco,
don Narcisse, ci fa incontrare le famiglie componenti il gruppo che da un anno
si sono cimentate con l’allevamento di un maiale, cosa sufficientemente nuova
per la realtà rwandese. Dopo aver ricevuto in assegnazione un maiale femmina, con l’impegno a consegnare un
certo numero di maialini ad altre famiglie, così come avviene nel rodato
progetto Mikan riguardante le capre, hanno provveduto a portalo all’età giusta
per essere ingravidata dal maschio messo a disposizione della parrocchia dal Petit
Seminaire di Rwesero. All’esito di questo primo anno, anche sulla scorta delle
osservazioni compiute sul campo dalla veterinaria Josephine che da ottobre
segue il progetto, nell’incontro è stato fatto un primo quadro della
situazione. Nonostante l’impegno e l’entusiasmo messo dai partecipanti al
gruppo, sono emerse diverse criticità che toccherà analizzare a fondo per
verificare la diffusione alle altre parrocchie del Progetto Mikan pig. Toccherà
ora alla veterinaria stendere un rapporto che evidenzi pro e contro circa la
prosecuzione del progetto così da consentire ai responsabili dell’Ass. Kwizera
di assumere una decisione fondata in proposito. Rimane comunque l’intenzione di
don Narcisse, qualunque sia la decisione che verrà assunta, di non disperdere l’esperienza
maturata e proseguire nel progetto a livello parrocchiale.
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