Il governo rwandese ha deciso di affidare alle
organizzazioni non governative (ONG) e alle organizzazioni religiose (RBOS) la gestione del 10 per cento del finanziamento destinato annualmente ai servizi di protezione sociale per i poveri.Al fine di massimizzarne l'impatto, per ogni esercizio
finanziario, a partire dai prossimi sei mesi del progetto pilota del programma,
il governo spenderà Rwfb 7 miliardi, pari a circa 7,8 milioni di euro (il 10
per cento del suo bilancio annuale per i programmi di protezione sociale) per
aiutare i rwandesi vulnerabili, indigenti anziani e le persone affette da
disabilità, affidandone la gestione operativa alle organizzazioni della società civile
(OSC ).Il programma prevede
che le stesse siano coinvolte nel processo di selezione dei beneficiari dei
servizi pubblici di protezione sociale, compresi il programma Girinka ( una
mucca per famiglia), il programma VUP, attraverso il quale ai poveri vengono
assegnati sostegni in denaro o attraverso lavoro retribuito e il programma Ubudehe
attraverso il quale vengono sostenuti in particolare le famiglie e bambini bisognosi,
i bambini di strada e malnutriti, e viene combattuto il fenomeno dell’abbandono
scolastico. Il progetto pilota interesserà sette distretti e i programma Girinka
e VUP.
Con questo passo il governo riconosce il ruolo sociale di Ong
e organizzazioni religiose, un primo significativo passo verso la crescita di
una società civile il cui affermarsi non potrà che favorire l’innesto nella
governance del paese di significativi elementi di partecipazione democratica.
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