Con la pubblicazione su The New Times
dell’articolo comparso sul giornale spagnolo El Mundo, a firma della giornalista
Marisa Recuero, il dossier sulle uccisioni di due sacerdoti, quattro membri dei
Fratelli Maristi e tre operatori umanitari, tutti cittadini spagnoli,
avvenute in Rwanda e nella vicina Rep. Dem. del Congo tra il 1994 e il 1997, viene definitivamente sdoganato a
livello giornalistico, essendo nel frattempo diventato materia di indagine della giustizia rwandese. Riferisce,
infatti, l’articolo, che secondo quanto comunicato alle autorità spagnole dal
procuratore rwandese, Richard Muhumuza, la polizia giudiziaria rwandese ha avviato indagini in Rwanda su ciascuno
degli omicidi, per uno solo dei quali, quello del prete basco Isidro Uzcudum, ad oggi,
è stato individuato un colpevole condannato a 20 anni di carcere dalla Corte di
Gitarama. I presunti responsabili della
morte di altri otto spagnoli restano in libertà.
Secondo il documento
presentato dal Rwanda alla Spagna, il sacerdote catalano Joaquin Valmajo i Sala
è stato rapito il 26 aprile 1994, a Byumba, "da uomini armati
sconosciuti." L’ultima volta che è stato visto, "il sacerdote guidava
la propria auto, accompagnato da un soldato armato", il suo corpo non è
mai stato ritrovato. Nonostante nove testimoni siano stati interrogati dalle
autorità rwandesi in relazione alla scomparsa di questo sacerdote non è stato
possibile accertare se i rapitori fossero
soldati del governo, del FPR del Rwanda o di altre persone armate. Un testimone ha
riconosciuto che l'area in cui il sacerdote è scomparso era controllata da
ex soldati governativi e da altre persone armate. Per quanto riguarda i
quattro marista, le ricerche effettuate dalla giustizia rwandese hanno portato a individuare il luogo
della loro morte a Bugobe, vicino al campo profughi di Nyamitangwe nella
Repubblica democratica del Congo. I loro corpi sono stati trovati il 9
Novembre, 1996 in una fossa chiusa a 12 metri di profondità. Testimoni
hanno visto un veicolo di proprietà della
congregazione con oggetti rubati alla stessa comunità. Un testimone ha
identificato un membro del gruppo in un paramilitare delle Interahamwe, le
milizie armate hutu.
I tre cooperanti, Manuel
Madrazo e Luis Valtueña Sirera Flors, sono morti il 18 gennaio 1997 nella regione di Ruhengeri. Secondo
le dichiarazioni raccolte da 13 testimoni, 20 uomini armati vestiti con
cappotti hanno attaccato la casa dove vivevano gli spagnoli. Uno degli
intervistati ha detto che lo stesso giorno erano state attaccate diverse case appartenenti a
stranieri, definendole "l'obiettivo" degli aggressori.
"Questi
casi sono ancora sotto inchiesta della polizia e rimangono aperti", ha
detto il procuratore rwandese alle autorità spagnole, che hanno offerto la
disponibilità a "lavorare insieme" nelle indagini.
Il cambiamento
di atteggiamento adottato dal governo ruandese in relazione alle indagini di
questi omicidi è stato evidenziato da fonti giudiziarie spagnole.
Nel frattempo, in
attesa, di conoscere gli sviluppi del famoso atto d'accusa della giustizia spagnola contro i 40 militari rwandesi accusati di crimini di guerra, restano congelati tutti gli atti giudiziari restrittivi contro gli accusati.
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