Nel giorno in cui in Vaticano è stato ricordato il centenario del genocidio degli armeni, papa Francesco ha ricordato anche gli stermini avvenuti in Rwanda. Infatti, dopo aver ricordato le altre due tragedie inaudite « quelle perpetrate dal
nazismo e dallo stalinismo", papa Francesco ha ricordato " altri stermini di massa, come
quelli in Cambogia, in Ruanda, in Burundi, in Bosnia. Eppure sembra che
l’umanità non riesca a cessare di versare sangue innocente. Sembra che
l’entusiasmo sorto alla fine della seconda guerra mondiale stia scomparendo e
dissolvendosi. Pare che la famiglia umana rifiuti di imparare dai propri errori
causati dalla legge del terrore; e così ancora oggi c’è chi cerca di eliminare
i propri simili, con l’aiuto di alcuni e con il silenzio complice di altri che
rimangono spettatori. Non abbiamo ancora imparato che la guerra è una follia,
una inutile strage». La reazione delle autorita' turche, che hanno sempre negato il genocidio, non si sono fatte attendere con la convocazione del Nunzio della Santa Sede ( leggi qui)
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