Un impianto in fase di realizzazione |
Sembra che l’Associazione
Kwizera, con dieci impianti di biogas realizzati nella diocesi di Byumba, sia
tra i principali sostenitori del progetto governativo di diffondere l’utilizzo
del biogas come energia alternativa al consumo della legna. Infatti, leggiamo
che il Senato ha formalmente richiesto al Ministro competente di spiegare come
mai il progetto proceda così a rilento, come evidenziato dall’inchiesta
condotta da un’apposita commissione che ha altresì denunciato la mancata
realizzazione degli impianti negli edifici pubblici, a partire dalle scuole. Tra
le motivazione che vengono addotte per giustificare la scarsa diffusione degli
impianti, soprattutto tra le famiglie, la commissione ha segnalato l’alto
prezzo di ogni impianto sottolineando come 810.000 Frw, pur scontando un
contributo governativo di 310.000 Frw, sia troppo alto per una famiglia. In
realtà dobbiamo segnalare che il costo medio di un impianto di dieci metri
cubi, del tipo di quelli finanziati dall’associazione Kwizera, supera anche se
di poco i 2 milioni di Frw. Quindi è probabile che il prezzo segnalato dalla
commissione sia piuttosto sottostimato: 800.000 Frw era il prezzo preventivato nel 2010, all’avvio del progetto biogas. Si tratta comunque di un prezzo non
certo alla portata di una singola famiglia. Quando poi il
ministro dovrà difendersi dalle critiche senatoriali che impietosamente gli
evidenzieranno questi dati - 5 impianti su oltre 7.000 famiglie, nei settori di
Nyarugenge, di Kanyinya a Kigali, 8 impianti su 10.000 famiglie nei settori di Gahanga e Masaka nel
quartiere di Kicukiro, 32 impianti nel distretto di Nyagatare, con una
popolazione complessiva di 11.405 famiglie, per finire l’unico impianto nel
distretto di Nyabihu settore Kabatwa, con 31.944 famiglie - potrà sempre citare
le10 realizzazioni dell’associazione Kwizera.
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