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giovedì 25 ottobre 2012

Niente Rwanda per Gupta, ma solo due anni di carcere

La proposta di sobbarcarsi un periodo di volontariato in Rwanda come pena alternativa al carcere avanzata da Rajat Gupta, l'ex capo della società di consulenza McKinsey e membro del consiglio di Goldman Sachs e Procter & Gamble, accusato di insider trading davanti alla corte federale di New York, non gli ha evitato la prigione ma un bello sconto di pena sì ( vedi post di venerdì scorso). Infatti, Gupta e' stato condannato ieri  a due soli anni di carcere, un anno di libertà vigilata e  5 milioni di dollari di multa, a fronte degli otto anni minimi richiesti dalla pubblica accusa.La proposta di pena alternativa non aveva riscosso particolare apprezzamento presso la stampa americana, affatto benevola verso i reati di questo tipo. Non  ha fatto del tutto breccia neppure presso il giudice chiamato ad esprimere il verdetto, il giudice Rakoff, che ha respinto la proposta, sottolineando che non avrebbe dissuaso altri truffatori dal tenere comportamenti analoghi. Secondo qualcuno, il mancato accoglimento della richiesta di pena alternativa ha fatto perdere un'occasione, se non al Rwanda dove forse più che ai contadini dei villaggi il lavoro di Gupta avrebbe fatto comodo alle autorità di Kigali, al governo degli Stati Uniti che avrebbe potuto usare  gratis il talento di Gupta per programmi educativi sull'etica negli affari da tenere ai giovani rampanti delle business schools americane, così come fatto in passato con colleghi di Gupta condannati per crimini da colletti bianchi.

 

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