Venerdì
scorso sono stati resi pubblici i
risultati degli esami tenutesi nelle
scuole primarie del paese. Come per il passato è stata l’occasione per
stilare una specie di classifica sul livello qualitativo delle varie scuole.
Dalla verifica di tali risultati sono emersi due dati molto chiari che
evidenziano come le scuole rurali siano mediamente migliori delle più blasonate
scuole della capitale e come le scuole emanazione della varie confessioni presenti
nel paese, con un menzione particolare per i Piccoli seminari di varie diocesi
cattoliche, siano ai primi posti di tali classifiche. I due fenomeni hanno
richiamato l’attenzione dei media, tanto che su The New Times di oggi viene
dedicato un approfondito commento sul decadimento che ha interessato,
nell’ultimo decennio, le scuole della capitale rispetto a quelle rurali, pur
potendo contare su mezzi decisamente superiori rispetto alle scuole
di villaggio e su alunni provenienti da ceti sociali con tenori di vita più
elevati rispetto a quelli della campagna. Il commentatore mette poi in rilievo il
livello delle scuole di emanazione della Chiesa che riescono a piazzare i loro
alunni nelle prime posizioni delle varie classifiche. Analizzando
le possibili cause di questa eccellenza, viene messa in
evidenza come le scuole confessionali siano ancora caratterizzate da buoni livelli di impegno e disciplina che sembrano mancare nelle scuole
pubbliche, specie quelle della capitale dove, oltretutto, fanno la loro
comparsa fenomeni negativi quali la
diffusione della droga e dell’alcool. La conclusione del commentatore suona
come particolarmente elogiativa per le scuole confessionali: “Forse è giunto il
momento per i responsabili politici di considerare la possibilità che gli stessi valori che abbiamo visto nelle
scuole confessionali vengano diffusi in
tutte le scuole pubbliche. I vantaggi di una tale decisione sembrano di gran lunga superare
qualunque possibile conseguenza negativa
che potrebbe conseguire”. Questo riconoscimento dovrebbe essere di stimolo per le autorità
ecclesiastiche per rafforzare il loro impegno nel sistema educativo del paese,
in particolare nelle scuole superiori e nelle università, per arrivare a formare
dei laici capaci di recitare un ruolo significativo nella vita economica e
sociale del paese.
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