La colonnina del cavo a Nyagahanga |
Secondo quanto dalle autorità governative rwandesi, è stata completata la posa in opera di 2.300 km di fibra ottica in tutto il paese che consentirà di collegare la rete rwandese al cavo sottomarino lungo la costa orientale africana. Il progetto iniziato nell'ottobre 2009, che consentirà un forte sviluppo di tutte le attività che necessitano del supporto di internet, ha richiesto un investimento decisamente importante pari a 95 milioni di dollari usa.Inizialmente la rete sarà gestita da un ente governativo indipendente che gestirà l'accesso alle infrastrutture di telecomunicazioni da parte delle imprese private interessate, salvo poi passare gradualmente la gestione dell'intero progetto a una società privata. Attualmente solo il 12% della popolazione ha accesso a Internet, ma la percentuale è destinata a incrementarsi significativamente con l'entrata in servizio della nuova rete nazionale in fibra ottica che comporterà la riduzione degli attuali alti costi di comunicazione e l'aumento della velocità di navigazione, attualmente decisamente limitante, grazie al collegamento con il resto della rete mondiale tramite cavo sottomarino attraverso i due collegamenti di Mombasa in Kenya via Uganda, e di Dar es Salaam in Tanzania. Ora aspettiamo che i tre operatori telefonici rwandesi attivino i necessari collegamenti per rendere operativi i collegamenti internet secondo i nuovi standard. Speriamo quindi di avere presto conferma dell'operatività della fibra ottica, sperimentando di persona il salto di qualità dei collegamenti via Skype con gli amici rwandesi.
il Rwanda si sta modernizzando e si vede anche da questo mirabolante progetto, peccato però che le autorità si dimentichino di dire che sicuramente la maggioranza della popolazione non potrà usufruire di questa novità visto che vive in condizioni di povertà e miseria assoluta. L'Africa continua davvero ad essere il paese delle mille contraddizioni...
RispondiEliminaA Nyagahanga, un piccolo villaggio nel nord Rwanda, il cavo e' stato portato. Il giorno che il collegamento Internet fosse attivo potremmo allestire un Internet caffè' nel Centro sociale che abbiamo realizzato in parrocchia, potremmo altresì' attivare un collegamento che consenta della formazione a distanza, per es in informatica ( c 'e' un' aula informatica che fa fatica a trovare degli istruttori) piuttosto che in inglese o semplicemente per dialogare meglio con i nostri interlocutori locali sui progetti che abbiamo in corso nella zona. Di pende da noi valorizzare gli strumenti che ci vengono resi disponibili. ..........certo se a Nyagahanga portassero anche l'elettricità forse sarebbe piu' facile collegarsi a Internet!
RispondiEliminaCondivido il tuo pensiero riguardo l'utilità di tale investimento e so bene, visto che anche io mi occupo di progetti in Rwanda, quanto sia importante avere la possibilità di comunicare e scambiare file con le persone che in loco gestiscono le nostre iniziative.
RispondiEliminaLa mia era semplicemente una riflessione generale riguardo la politica di facciata in netto contrasto con la reale situazione di questo paese.
Sono personalmente in contatto con persone che lavorano per conto di ONG in campo sanitario, persone che hanno avuto esperienze anche in altri paesi africani e che più volte mi hanno ribadito quanto il Rwanda sia ancora oggi uno tra i paesi più poveri non solo del mondo ma della stessa Africa.
Ancora la malnutrizione infantile è dilagante, io stesso ho visto recentemente molti casi di Kwashiorkor anche nelle zone più "evolute" del paese.
Ti ringrazio per avermi ospitato nel tuo blog, il confronto, se civile, è sempre costruttivo.