Nel 2014 si acquistava una cisterna da diecimila litri con 1000 euro, con la stessa cifra oggi se ne comperano due, essendo peraltro rimasto quasi invariato il prezzo: 850.000 Frw nel 2014 e 800.000 oggi. L’arcano di una simile informazione è subito svelato: il tasso di cambio medio EUR/RWF a dicembre 2014 era di 850, mentre oggi un euro vale 1680 Frw.In dieci anni il Frw è andato soggetto ad un persistente processo di svalutazione accentuatosi negli ultimi due anni, ciò significa che, nel corso del tempo, ci sono voluti sempre più Franchi Ruandesi per acquistare un singolo Euro. Sebbene ci siano state fluttuazioni giornaliere e periodi di relativa stabilità, la tendenza di fondo è stata di un Euro più "forte" rispetto al Franco Ruandese. Negli ultimi cinque anni il relativo trend è quello illustrato nell’allegato grafico.
Abbiamo chiesto a Gemini (l’IA di Google) di fornirci un'analisi dettagliata dell'andamento del tasso di cambio del Franco Ruandese (RWF) rispetto all'Euro (EUR) nell'ultimo decennio (2015-2025) e delle sue implicazioni sull'economia del Rwanda e questa è stata la sintesi del rapporto rilasciato che troverete qui di seguito.
Sintesi dei Risultati Chiave e della loro Significatività
Negli ultimi dieci anni, il Franco Ruandese ha subito un deprezzamento costante e significativo rispetto all'Euro e a un più ampio paniere di valute principali. Questa tendenza è principalmente attribuibile a persistenti squilibri strutturali nella posizione esterna del Rwanda, in particolare un deficit delle partite correnti in espansione, guidato da importazioni che superano costantemente le esportazioni.Nonostante il deprezzamento del RWF abbia portato a un aumento dei prezzi delle importazioni, il suo pass-through sui prezzi al consumo interni è stato limitato. Ciò è in gran parte dovuto alla capacità osservata delle imprese ruandesi di sostituire gli input stranieri con quelli domestici, agendo efficacemente come un "ammortizzatore" all'interno dell'economia.Gli afflussi di Investimenti Diretti Esteri (IDE) hanno mostrato una traiettoria di crescita positiva negli ultimi anni. Tuttavia, il pieno potenziale degli IDE come fonte stabile di valuta estera è messo in discussione da persistenti difficoltà operative e rischi di pagamento segnalati dagli investitori stranieri.Il Rwanda affronta un onere crescente del debito estero, che è esacerbato dal deprezzamento del RWF. Questo rappresenta una sfida fiscale e di valuta estera significativa e crescente a lungo termine, poiché i costi di servizio del debito aumentano in termini di valuta locale.La Banca Nazionale del Rwanda ha adottato un approccio politico multifattoriale e proattivo per gestire queste dinamiche. Ciò include il mantenimento di tassi di interesse stabili (per sostenere la crescita gestendo l'inflazione attraverso altri meccanismi), l'attuazione di interventi diretti sul mercato dei cambi e, in particolare, l'introduzione di regolamentazioni sempre più stringenti sulle operazioni in valuta estera, volte a frenare i comportamenti speculativi e a rafforzare il ruolo del RWF come valuta domestica principale.
Introduzione: Il Contesto Economico del Ruanda e il Regime del Tasso di Cambio
Il Ruanda ha dimostrato una notevole crescita economica e stabilità negli
ultimi anni, posizionandosi come un attore dinamico nell'Africa subsahariana.
Il Paese ha registrato una crescita media annua del PIL del 7,1% nel decennio
precedente la pandemia di COVID-19.1 Dopo una contrazione del PIL del 3,4% nel
2020, la prima recessione dal genocidio del 1994, l'economia ha mostrato una
forte ripresa, con una crescita del PIL dell'8,2% nel 2022 e del 7,6% nei primi
tre trimestri del 2023.1 Queste cifre sono state raggiunte
nonostante un contesto globale difficile e le sfide interne, come le
inondazioni del 2023 che hanno danneggiato l'agricoltura e le infrastrutture.1 Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) prevede una
crescita del PIL reale del 7,1% per il Ruanda nel 2025, a riprova di una
traiettoria economica positiva e sostenuta.2
A rafforzare ulteriormente la sua solida base economica e di governance, il
Ruanda è stato classificato come il Paese con le migliori performance
nell'Africa subsahariana per la qualità delle sue politiche pubbliche e
istituzioni nel 2024, secondo il rapporto Country Policy and Institutional
Assessment (CPIA) della Banca Mondiale.4 Con un punteggio di 4,2, il Ruanda supera significativamente la media
regionale di 3,1.4 Questa valutazione elevata sottolinea
un robusto quadro di governance e un'efficace gestione delle politiche, inclusa
la gestione delle politiche monetarie e dei tassi di cambio. La capacità di un
Paese di mantenere un elevato standard di politiche e istituzioni, come
riconosciuto dalla Banca Mondiale, implica una solida capacità di affrontare le
sfide economiche, inclusa la volatilità dei tassi di cambio. Questo contesto è
fondamentale per comprendere che la svalutazione osservata del Franco Ruandese
non è un crollo caotico, ma piuttosto un aggiustamento gestito all'interno di
un ambiente economico ben governato.
La stabilità del tasso di cambio è un indicatore macroeconomico cruciale
per il Ruanda, in quanto influenza direttamente la sua competitività
internazionale, facilita gli scambi commerciali e abilita le transazioni
finanziarie, inclusi gli investimenti.5 La Banca Nazionale del Ruanda (BNR) opera con un regime di cambio
flessibile, consentendo al tasso di adeguarsi alle condizioni economiche e di
mercato. Tuttavia, la BNR interviene attivamente per ripristinare la stabilità
qualora si verifichi una volatilità eccessiva, evidenziando il suo impegno
nella gestione dei movimenti valutari.5
2. L'Andamento del Tasso di Cambio
Franco Ruandese (RWF) - Euro (EUR) (2015-2025)
Nell'ultimo decennio (2015-2025), il Franco Ruandese ha subito una
svalutazione persistente e costante rispetto a un ampio paniere di valute
principali, incluso l'Euro.5 Questa tendenza indica un indebolimento
a lungo termine della valuta locale.
Andamenti
Attuali e Recenti (2024-2025):
Nel periodo
più recente, la svalutazione del RWF rispetto all'Euro si è intensificata. A
luglio 2025, il RWF ha registrato un deprezzamento significativo del 14,86%
rispetto all'Euro nell'ultimo anno.7 I tassi di cambio attuali indicano che 1
RWF equivale a circa 0,000595759 EUR 7, mentre 1 EUR equivale a 1.671,71 RWF a
partire dal 16 luglio 2025.8 Analizzando gli ultimi sei mesi (gennaio-luglio
2025), il tasso di cambio RWF/EUR ha oscillato tra un massimo di 0,0007 EUR (18
gennaio 2025) e un minimo di 0,0006 EUR (2 luglio 2025), con una media di
0,0006 EUR.9 Il cambiamento annuale per il RWF rispetto all'EUR mostra un
deprezzamento del -14,64% al 17 luglio 2025 10, consolidando il recente e
significativo calo.
Contesto di
Svalutazione più Ampio (rispetto a USD e altre valute):
La
svalutazione del RWF non è un fenomeno isolato all'Euro. Il Franco Ruandese ha
perso il 27% del suo valore rispetto al Dollaro Statunitense tra il 2020 (1 USD
= 900 RWF) e il 2024 (1 USD = 1.150 RWF).6 Dati più recenti indicano un
ulteriore indebolimento, con 1 USD che vale 1.436,50 RWF (16 luglio 2025) 8 o
1.444,87 RWF (16 luglio 2025).11 L'Indice del Tasso di Cambio Effettivo
Nominale (NEER) per il Ruanda, che misura il valore del RWF rispetto a un
paniere di valute, è diminuito da 88,25499 nel 2020 a 71,58053 nel 2024.12
Questo calo generalizzato sottolinea la natura sistemica della svalutazione del
RWF.
Una Nuance:
Apprezzamento RWF/EUR nel 2021-2022:
Nonostante
la tendenza generale alla svalutazione, si è verificato un periodo specifico,
l'anno fiscale 2021-2022, in cui il RWF ha registrato un marginale
apprezzamento di circa il 2% rispetto all'Euro.13 Questo è accaduto anche
mentre si deprezzava rispetto al Dollaro Statunitense (circa 4%) e alla
Sterlina Britannica (circa 3%) nello stesso periodo.13 Questa anomalia
suggerisce che il movimento del RWF rispetto all'Euro non è sempre
perfettamente correlato alla sua performance rispetto ad altre valute
principali, potenzialmente influenzato da specifici flussi commerciali
bilaterali o dinamiche economiche dell'Eurozona in quel momento.
La svalutazione consistente e significativa del RWF rispetto all'Euro e ad
altre valute principali nell'ultimo decennio, nonostante una breve fase di
apprezzamento contro l'EUR nel 2021-2022, indica problemi strutturali profondi
piuttosto che fluttuazioni di mercato transitorie. Se la svalutazione fosse
meramente ciclica o reattiva a fattori a breve termine, ci si aspetterebbero
periodi di apprezzamento più pronunciati e frequenti. La tendenza pervasiva
all'indebolimento, corroborata da molteplici dati provenienti da varie fonti 6, anche con la piccola eccezione notata, suggerisce
fortemente che squilibri economici fondamentali stanno esercitando una
pressione al ribasso continua sul RWF. Ciò implica che gli interventi politici
devono concentrarsi principalmente sull'affrontare queste questioni strutturali
sottostanti per una stabilità valutaria duratura.
Tabella
1: Andamento del Tasso di Cambio RWF/EUR (2015-2025) - Punti Chiave/Medie
Annuali
|
Anno |
EUR per 1 RWF (media/punto chiave) |
Variazione % Annua (RWF vs EUR) |
|
2015 |
~0.0012 (stima) |
- |
|
2016 |
~0.0011 (stima) |
Deprezzamento |
|
2017 |
~0.0010 (stima) |
Deprezzamento |
|
2018 |
~0.0009 (stima) |
Deprezzamento |
|
2019 |
~0.0008 (stima) |
Deprezzamento |
|
2020 |
~0.0008 (stima) |
Deprezzamento |
|
2021 |
Apprezzamento marginale (+2% vs EUR) 13 |
Apprezzamento |
|
2022 |
Deprezzamento |
Deprezzamento |
|
2023 |
Deprezzamento |
Deprezzamento |
|
2024 |
~0.0006 (media 6 mesi) 9 |
Deprezzamento |
|
2025 (Luglio) |
0.000595759 7 |
-14.86% (ultimo anno) 7 |
Nota: I
dati per l'andamento annuale esatto del RWF/EUR per l'intero decennio non sono
disponibili in un'unica fonte. La tabella è stata compilata utilizzando le
informazioni disponibili sulle tendenze generali di svalutazione e punti dati
specifici per gli anni più recenti. Le stime per gli anni precedenti sono
basate sulla tendenza generale di deprezzamento del RWF rispetto alle valute
maggiori.
Fattori
Chiave che Guidano i Movimenti del Tasso di Cambio del RWF:
La
svalutazione del RWF è il risultato di un'interazione complessa di fattori
economici strutturali e dinamiche di mercato.
·
Squilibrio
Domanda-Offerta e Debole Posizione Esterna: La causa fondamentale del deprezzamento del RWF è un
persistente squilibrio tra domanda e offerta nel mercato dei cambi, derivante
in gran parte dalla debole posizione economica esterna del Ruanda.5 Questo squilibrio si manifesta in un deficit delle
partite correnti significativamente ampliato, che ha raggiunto il 15% del PIL 5 e che l'FMI prevede al -13,8% del PIL (equivalente a
-2,039 miliardi di USD) per il 2025.2 La ripresa di questo deficit nel
periodo post-COVID-19 è stata lenta.5 Esiste una carenza strutturale di
valuta estera perché le importazioni superano costantemente le esportazioni e
gli afflussi di valuta estera da altre fonti non sono sufficienti a coprire la
domanda.5
·
Deficit
Commerciali (Merci e Servizi): Il Ruanda registra costantemente un sostanziale deficit commerciale di
merci. Nel 2015, questo deficit ammontava a 1,7 miliardi di dollari (con
esportazioni per 682 milioni di dollari e importazioni per 2.382 milioni di
dollari). Nel 2022, sebbene sia le esportazioni che le importazioni siano
cresciute, il deficit è rimasto significativo a 1,458 miliardi di dollari
(esportazioni 2.111 milioni di dollari, importazioni 3.569 milioni di dollari).13 Al contrario, la bilancia commerciale dei servizi ha
mostrato un cambiamento positivo, passando da un deficit di 253 milioni di
dollari nel 2015 a un surplus di 5 milioni di dollari nel 2022, principalmente
grazie alla crescita del turismo e dei servizi di trasporto.13
·
Tendenze
Speculative e Dollarizzazione dei Depositi: I comportamenti speculativi esacerbano la propensione
alla svalutazione. Ciò include il passaggio speculativo di depositi dalla
valuta locale (RWF) ai depositi in Dollari Statunitensi, che intensifica la
pressione sul RWF quando i deflussi di valuta estera superano gli afflussi.5 Le inefficienze del mercato, come la segmentazione
che ostacola la scoperta dei prezzi e la dominanza da parte di venditori aggressivi
di valuta estera che cercano tassi vantaggiosi, contribuiscono anch'esse alla
volatilità.5 Gli uffici di cambio, nel loro
perseguimento della crescita del business, possono offrire tassi competitivi,
spingendo le banche ad adeguarsi per evitare di perdere quote di mercato.5
·
Tendenze
Economiche Globali e Prezzi delle Materie Prime: Fattori economici internazionali, come
le fluttuazioni dei prezzi globali del petrolio o i rallentamenti economici
nelle principali economie, influenzano significativamente la forza del Franco
Ruandese.6 Data la dipendenza del Ruanda dalle
importazioni, un Dollaro Statunitense o un Euro più forte possono rendere i
beni importati più costosi in termini di RWF, peggiorando così il deficit
commerciale e aumentando la domanda di valuta estera.6
·
Aumento
del Debito Estero: Il debito estero ufficiale del Ruanda in percentuale del PIL è in costante
aumento, passando dal 46,52% nel 2022 a proiezioni del 75,50% nel 2026.15 L'FMI prevede inoltre che il debito lordo del governo
generale raggiungerà il 77,6% del PIL nel 2025.2 Questo debito crescente richiede valuta estera per il
suo servizio, aggiungendo pressione alla domanda.
L'interazione tra squilibri commerciali strutturali cronici, comportamenti
speculativi auto-realizzanti del mercato e shock economici globali esterni crea
un ciclo persistente e auto-rinforzante di svalutazione del RWF. Questa
dinamica complessa rende eccezionalmente difficile per la BNR raggiungere una
stabilità valutaria duratura senza una ristrutturazione economica fondamentale
che affronti le cause profonde della carenza di valuta estera. I dati indicano
che la "debole posizione esterna" del Ruanda 5, caratterizzata da importazioni che superano
costantemente le esportazioni 5 e da investimenti diretti esteri
insufficienti per compensare il divario 5, è la causa principale dello squilibrio tra domanda e offerta di valuta
estera. Questa carenza cronica alimenta a sua volta attività speculative come
la dollarizzazione dei depositi 5, poiché gli operatori di mercato
anticipano e reagiscono a ulteriori svalutazioni, cercando di preservare il
valore. Fattori esterni, come i cambiamenti nei prezzi globali delle materie
prime 6, agiscono come ulteriori fattori di
stress che possono esacerbare queste vulnerabilità interne. Il ruolo della BNR
come "fornitore di liquidità di prima istanza" 5 piuttosto che come market maker sottolinea la
profondità di questo deficit strutturale di valuta estera, creando un circolo
vizioso in cui il deficit alimenta la svalutazione, che poi incoraggia la
speculazione, portando a un'ulteriore svalutazione.
3. Le Ripercussioni Economiche della
Svalutazione del RWF sul Ruanda
La svalutazione del Franco Ruandese ha avuto impatti multidimensionali
sull'economia del Paese, influenzando il commercio, l'inflazione, il potere
d'acquisto e le dinamiche degli investimenti.
Impatto sul Commercio Internazionale: Importazioni ed Esportazioni
·
Prezzi
delle Importazioni: La svalutazione del RWF incide significativamente sui prezzi delle
importazioni. Studi hanno documentato un "pass-through" del tasso di
cambio sui prezzi delle importazioni che varia dal 10% al 40%, a seconda della
misura del prezzo utilizzata e della valuta di fatturazione.16 Le piccole imprese e quelle che importano beni
intermedi sembrano essere più colpite da questi shock del tasso di cambio.16
·
Quantità
e Origine delle Importazioni: In risposta al deprezzamento della valuta, le imprese mostrano una
tendenza a ridurre il numero di prodotti importati e il numero di Paesi da cui
si approvvigionano, suggerendo un aggiustamento strategico ai crescenti costi
di importazione.16
·
Sostituzione
delle Importazioni: Un risultato cruciale è che gli importatori ruandesi rispondono alle
fluttuazioni del tasso di cambio sostituendo imperfettamente gli acquisti
interni. Per ogni punto percentuale di riduzione della spesa per le importazioni,
gli acquisti interni aumentano di circa 0,3 punti percentuali.16 Questa capacità di sostituzione, sebbene imperfetta,
è significativa e mette in evidenza un notevole potenziale per le industrie
nazionali, supportando iniziative come la "Made-in-Rwanda
Initiative".16
·
Esportazioni: Al contrario, le aziende coinvolte nel
commercio internazionale o nelle attività di esportazione generalmente
beneficiano del deprezzamento della valuta. I loro ricavi in valuta estera
generano una maggiore quantità di Franchi Ruandesi una volta convertiti,
potenzialmente aumentando la loro redditività e competitività.6
Mentre il deprezzamento del RWF aumenta direttamente i costi di
importazione, l'economia del Ruanda dimostra una notevole capacità di
sostituzione delle importazioni. Questo agisce come un cruciale
"ammortizzatore", mitigando l'intero impatto inflazionistico
sull'economia interna e suggerendo un'opportunità strategica per le politiche
industriali volte a promuovere la produzione locale. L'effetto immediato e
diretto del deprezzamento della valuta è un aumento dei prezzi delle
importazioni, come confermato dal tasso di pass-through del 10-40%.16 Tuttavia, il fattore mitigante chiave, evidenziato da
più fonti 16, è il comportamento osservato delle
imprese ruandesi di sostituire gli input stranieri con quelli domestici. Questa
"sostituzione imperfetta" è abbastanza sostanziale da limitare il
pass-through delle fluttuazioni del tasso di cambio sui prezzi di vendita
interni e, di conseguenza, sui prezzi al consumo. Questo effetto
"ammortizzatore" è una sfumatura critica, indicando che l'impatto
negativo del deprezzamento sull'economia interna più ampia è meno grave di
quanto un semplice modello di pass-through diretto suggerirebbe. Inoltre,
questo fenomeno indica una implicazione politica strategica: il potenziale per
politiche efficaci di sostituzione delle importazioni, come la
"Made-in-Rwanda Initiative" 16, per migliorare la resilienza economica.
Tabella
2: Bilancia Commerciale del Ruanda (Merci e Servizi) (2015 e 2022)
|
Categoria |
2015 (milioni di US$) |
2022 (milioni di US$) |
|
Esportazioni di Merci |
682 |
2.111 |
|
Importazioni di Merci |
2.382 |
3.569 |
|
Saldo Commerciale di Merci |
-1.700 |
-1.458 |
|
Esportazioni di Servizi |
767 |
883 |
|
Importazioni di Servizi |
1.020 |
878 |
|
Saldo Commerciale di Servizi |
-253 |
5 |
Fonte: Adattato da UNCTAD (2024) 13
Pressioni Inflazionistiche e Trasferimento sui Prezzi Domestici
Il Ruanda ha affrontato pressioni inflazionistiche, con un tasso di
inflazione del 17,7% nel 2022.13 Tuttavia, la politica monetaria della
BNR ha dimostrato efficacia nella gestione dell'inflazione. Il tasso di
inflazione urbano era del 3,8% e l'inflazione complessiva dei prezzi al consumo
era dello 0,5% nell'ottobre 2024 18, indicando una significativa riduzione
rispetto ai livelli del 2022. Si prevede che l'inflazione si mantenga intorno
al 6,5% per il resto del 2025, prima di scendere ulteriormente al 3,9% nel
2026, rimanendo all'interno dell'intervallo obiettivo della BNR del 3%-8%.18
Nonostante il deprezzamento del RWF e il suo documentato impatto sui prezzi
delle importazioni (pass-through del 10-40%), gli studi indicano un pass-through limitato delle fluttuazioni del tasso di
cambio sui prezzi di vendita interni e sui prezzi al consumo più ampi.16 Questa scoperta cruciale è in gran parte attribuita
al comportamento di sostituzione delle importazioni osservato da parte delle
imprese ruandesi, che agiscono come "ammortizzatori".16
Il successo apparente della BNR nel contenere i tassi di inflazione complessivi,
nonostante la persistente svalutazione della valuta e un significativo
pass-through sui prezzi delle importazioni, è una
testimonianza sia di una politica monetaria efficace sia della resilienza
strutturale fornita dalla sostituzione delle importazioni interne. Ciò
suggerisce che, sebbene la svalutazione sia una sfida per i settori dipendenti
dalle importazioni, non si sta necessariamente traducendo in un'instabilità
diffusa dei prezzi al consumo, il che è fondamentale per mantenere il benessere
sociale e la stabilità economica. La BNR ha dimostrato di poter controllare
l'inflazione complessiva, anche in un contesto di deprezzamento valutario. Ciò
è possibile perché, come evidenziato, le imprese ruandesi sono in grado di
sostituire gli input importati con quelli locali, limitando così la piena
propagazione dell'aumento dei costi delle importazioni ai prezzi finali al
consumo. Questo complesso equilibrio consente alla politica monetaria della BNR
di essere più efficace nel controllare i livelli generali dei prezzi e nel
mantenere la stabilità macroeconomica.
Potere d'Acquisto e Costo della Vita per le Famiglie
Il persistente deprezzamento del RWF porta innegabilmente a un'erosione del
potere d'acquisto per individui e imprese che si affidano principalmente alla
valuta locale. Ad esempio, 1 milione di RWF detenuti nel 2020 avrebbero visto
il loro valore diminuire a circa 790.000 RWF nel 2024 se convertiti in USD,
rappresentando una svalutazione del 27% in quel periodo.6 Ciò evidenzia la perdita di valore per i risparmi e
le transazioni internazionali.
Nonostante la svalutazione della valuta, il costo complessivo della vita in
Ruanda è generalmente considerato accessibile se confrontato con economie
sviluppate come quelle in Europa, Nord America e persino alcune altre capitali
africane.19 Confronti dettagliati con l'Australia
illustrano questa accessibilità: l'affitto è inferiore del 65,1%, i biglietti
per i trasporti locali sono inferiori dell'88,2%, le utenze mensili per un
appartamento di 85 m² sono inferiori del 72,2%, e vari prodotti alimentari (ad
esempio, latte inferiore del 54,6%, pollo inferiore del 49,1%) sono
significativamente più economici.20 Il reddito medio mensile (al netto
delle imposte) in Ruanda è relativamente basso (circa 366,5 USD o 346.724 RWF)
rispetto ai Paesi sviluppati (ad esempio, il 93,4% in meno rispetto
all'Australia).20 Questo livello di reddito più basso
contribuisce all'accessibilità complessiva del costo della vita di base e dei
beni essenziali all'interno del Paese.19
Mentre il deprezzamento del RWF erode innegabilmente il valore in valuta estera dei risparmi e del reddito, il
suo impatto diretto sul costo della vita quotidiana
per i residenti locali è significativamente mitigato dal costo di base
intrinsecamente basso di beni e servizi in Ruanda e dall'effetto di
sostituzione delle importazioni osservato. Ciò suggerisce che l'impatto
immediato sul potere d'acquisto di coloro che guadagnano e spendono
prevalentemente in RWF potrebbe essere meno grave per le necessità di base di
quanto implicato dai soli dati grezzi del tasso di cambio. Sebbene la
svalutazione del RWF comporti una perdita di valore quando si converte in
valuta estera 6, i dati sul costo della vita 19 rivelano che molti beni e servizi essenziali sono
notevolmente più economici in Ruanda rispetto alle nazioni sviluppate. Questo
crea una distinzione fondamentale: mentre il valore di cambio del RWF
diminuisce, il potere d'acquisto reale per il consumo locale di beni e servizi
prodotti internamente potrebbe essere meno gravemente compromesso. Ciò è
ulteriormente supportato dal limitato pass-through del deprezzamento sui prezzi
al consumo 16 e dal fatto che la struttura dei costi
locali è generalmente allineata con i livelli di reddito medi più bassi in
Ruanda.20 Pertanto, l'impatto sulla vita
quotidiana dei residenti è complesso e non è dettato unicamente dal
deprezzamento della valuta rispetto alle principali valute estere.
Dinamiche degli Investimenti Diretti Esteri (IDE)
Il Ruanda ha registrato una tendenza generale al rialzo degli afflussi di
Investimenti Diretti Esteri (IDE) negli ultimi anni, sebbene con un notevole
calo nel 2020 (152,61 milioni di USD, pari a un calo del 42,01% rispetto al
2019). Questo calo è stato seguito da una forte ripresa: 211,90 milioni di USD
nel 2021 (un aumento del 38,84%), 305,10 milioni di USD nel 2022 (un aumento
del 43,99%) e un significativo 459,17 milioni di USD nel 2023 (un aumento del
50,5% rispetto al 2022).21 Questa tendenza al rialzo è positiva
per gli afflussi di valuta estera.
Nonostante gli sforzi encomiabili del governo ruandese per promuovere un
clima di investimento favorevole, comprese iniziative come il Kigali
International Financial Centre (KIFC) e vari incentivi, le aziende straniere
che operano in Ruanda continuano a segnalare sfide significative. Queste
includono: una complessa amministrazione fiscale, difficoltà nell'assicurarsi
una fornitura adeguata di materie prime di qualità e a prezzi competitivi,
elevati costi di trasporto merci dovuti alla geografia senza sbocco sul mare
del Ruanda, accesso limitato a finanziamenti a prezzi accessibili, tassi di
interesse elevati nel mercato finanziario locale (che si sono aggirati intorno
al 16% tra il 2018 e il 2022) 1, e persistenti segnalazioni di
corruzione a basso livello.1 Inoltre, gli investitori stranieri
segnalano regolarmente problemi di mancato pagamento o ritardi significativi
nei pagamenti relativi a contratti stipulati con il governo del Ruanda, in
tutti i settori. Alcune aziende straniere hanno persino lasciato il mercato a
causa di queste controversie contrattuali. Gli investitori stranieri in Ruanda
potrebbero anche affrontare un crescente rischio reputazionale derivante dal
coinvolgimento del Ruanda nel conflitto nella Repubblica Democratica del Congo
orientale.1
Mentre gli afflussi di IDE in Ruanda mostrano una crescita positiva, la
persistenza di significative sfide operative e rischi di pagamento evidenziati
dagli investitori stranieri potrebbe limitare la capacità del Ruanda di
capitalizzare pienamente gli IDE come fonte stabile e sostanziale di valuta
estera. Ciò potrebbe, a sua volta, perpetuare lo squilibrio tra domanda e
offerta di valuta forte, nonostante le cifre crescenti degli investimenti. I
dati quantitativi sugli IDE 21 mostrano una tendenza positiva, il che
è un elemento cruciale per l'offerta di valuta estera. Tuttavia, le sfide
qualitative dettagliate 1, come la complessità fiscale, i costi
logistici elevati, l'accesso limitato ai finanziamenti e, in particolare, i
problemi di mancato pagamento sui contratti governativi e i rischi geopolitici,
suggeriscono che la
qualità e la sostenibilità di
questi investimenti potrebbero essere compromesse. Se questi ostacoli
scoraggiano nuovi investitori o portano quelli esistenti a ridimensionare o
uscire dal mercato, il potenziale degli IDE di compensare costantemente il
deficit commerciale e alleviare le pressioni di svalutazione del RWF sarà
limitato, anche se i dati principali appaiono positivi. Ciò implica che
affrontare queste problematiche operative e di governance è altrettanto critico
quanto attrarre capitale grezzo.
Tabella
3: Afflussi di Investimenti Diretti Esteri (IDE) in Ruanda (2019-2023)
|
Anno |
Afflussi di IDE (milioni di US$) |
Variazione % Annua |
|
2019 |
263.17 |
- |
|
2020 |
152.61 |
-42.01% |
|
2021 |
211.90 |
+38.84% |
|
2022 |
305.10 |
+43.99% |
|
2023 |
459.17 |
+50.5% |
Fonte: Macrotrends 21
Debito Estero e Sostenibilità Fiscale
Il debito estero ufficiale del Ruanda in percentuale del PIL ha seguito una
traiettoria in forte aumento. È passato dal 46,52% nel 2022 a cifre proiettate
del 60,11% nel 2024, 70,23% nel 2025 e 75,50% nel 2026.15 L'FMI prevede inoltre che il debito lordo del governo
generale del Ruanda raggiungerà il 77,6% del PIL nel 2025.2
Sebbene i rischi siano attualmente classificati come moderati, esiste uno
spazio fiscale limitato per assorbire gli shock. Il Ruanda è particolarmente
vulnerabile agli shock esterni (ad esempio, rallentamenti economici globali) e
agli shock climatici (ad esempio, inondazioni, che hanno aumentato i prestiti
nel 2023).22 Le violazioni a breve termine dei
parametri di riferimento per il rapporto debito pubblico/PIL e la soglia per il
rapporto debito estero/PIL evidenziano questa vulnerabilità.22 Il debito pubblico e garantito pubblicamente (PPG)
estero è aumentato significativamente, di 22,3 punti percentuali nei cinque
anni precedenti lo shock COVID-19, e di ulteriori 15,6 punti percentuali nel
2020 a causa dell'aumento della spesa e delle carenze di entrate durante la
pandemia. Gli shock legati al clima nel 2023, come le devastanti inondazioni,
hanno anche reso necessari maggiori prestiti per le attività di ricostruzione.22
Pressioni persistenti sul tasso di cambio potrebbero intensificare i rischi
di sostenibilità del debito a medio termine.22 Un RWF in deprezzamento rende il debito denominato in valuta estera (che
costituisce la maggior parte del debito estero) più costoso da servire se convertito
in valuta locale, aumentando l'onere fiscale e la domanda di valuta estera.
L'escalation del debito estero, unita alla persistente svalutazione del
RWF, crea un precario circolo vizioso in cui una valuta che si indebolisce
rende il servizio del debito più oneroso in termini di valuta locale. Questo
onere aumentato può richiedere ulteriori prestiti o prelievi da riserve estere
limitate, esacerbando così la stessa carenza di valuta estera che guida la
svalutazione. Questa dinamica pone una sfida fiscale e macroeconomica
significativa e crescente a lungo termine per il Ruanda. I dati 2 illustrano una tendenza rapida e preoccupante
all'aumento del debito estero del Ruanda in percentuale del PIL. La relazione
causale è chiara: man mano che il RWF si deprezza, il costo del servizio del
debito denominato in valuta estera (che costituisce la maggior parte del debito
estero) aumenta se espresso in RWF. Ciò mette direttamente a dura prova il
bilancio del governo e aumenta la sua domanda di valuta estera, il che, a sua
volta, può indebolire ulteriormente il RWF, creando un ciclo auto-perpetuante.
Questo evidenzia una vulnerabilità strutturale profonda e crescente che
potrebbe minare la stabilità economica a lungo termine del Ruanda e la sua
capacità di gestire la propria valuta.
Tabella
4: Debito Estero del Ruanda in Percentuale del PIL (Proiezioni 2022-2026)
|
Anno |
Debito Estero (% del PIL) |
|
2022 |
46.52% |
|
2023 |
51.37% |
|
2024 |
60.11% |
|
2025 |
70.23% |
|
2026 |
75.50% |
Fonte: FMI 15
4. Risposte Politiche e Quadro Normativo
della Banca Nazionale del Ruanda
La Banca Nazionale del Ruanda (BNR) ha adottato un approccio strategico e
proattivo per gestire le dinamiche del tasso di cambio e le loro ripercussioni
economiche.
Decisioni di Politica Monetaria e Gestione dei Tassi di Interesse
La BNR utilizza il suo Tasso Repo Chiave come principale tasso di interesse
ufficiale per la politica monetaria.18 L'istituzione ha mantenuto un tasso di
interesse di riferimento stabile al 6,5% per tre riunioni consecutive del
comitato di politica monetaria (maggio 2025, febbraio 2025 e novembre 2024),
indicando una posizione politica coerente e deliberata.18 I responsabili politici hanno dichiarato che questa
posizione attuale è considerata adeguata per mantenere l'inflazione entro
l'obiettivo della banca (3%-8%) e, allo stesso tempo, sostenere la crescita
economica.18 Si osserva che i tassi di interesse sui
prestiti in Ruanda si sono aggirati intorno al 16% tra il 2018 e il 2022, il
che aumenta il costo di fare affari per le imprese nazionali.13
La strategia della BNR di mantenere un tasso di interesse stabile
nonostante il continuo deprezzamento della valuta suggerisce una fiducia
calcolata in altri strumenti politici (come interventi diretti sul mercato dei
cambi e inasprimento normativo) e negli effetti mitiganti della sostituzione
delle importazioni sull'inflazione. Ciò indica un approccio sfumato e
multifattoriale alla politica monetaria, che bilancia attentamente gli
obiettivi di sostegno alla crescita economica e di controllo dell'inflazione,
piuttosto che fare affidamento esclusivamente su aumenti dei tassi di interesse
per difendere la valuta. La decisione della BNR di mantenere stabile il tasso
di riferimento, pur in presenza di un persistente deprezzamento del RWF,
suggerisce che l'istituzione ritiene che l'inflazione possa essere gestita
attraverso altri meccanismi e che l'impatto della svalutazione sui prezzi al
consumo sia mitigato dall'effetto di sostituzione delle importazioni.16 Questo approccio dimostra una strategia politica che
va oltre le semplici regolazioni dei tassi di interesse, mirando a sostenere la
crescita economica senza scatenare un'inflazione incontrollata.
Operazioni sul Mercato dei Cambi e Interventi
La BNR mantiene una politica che consente al tasso di cambio di adeguarsi
alle forze di mercato, ma interviene attivamente per ripristinare la stabilità
quando si verifica una significativa volatilità.5 A causa di persistenti squilibri tra domanda e
offerta e carenze strutturali di valuta estera, la BNR agisce frequentemente
come "fornitore di liquidità di prima istanza" al sistema bancario,
piuttosto che come market maker di ultima istanza.5 Questo indica un ruolo proattivo e diretto nella
gestione del mercato dei cambi. La BNR è più propensa a vendere valuta estera
alle banche commerciali che ad acquistarla, riflettendo la continua carenza di
valuta estera nel mercato.5 La BNR utilizza strategicamente gli
aggiustamenti del tasso di cambio per affrontare gli squilibri esterni. Tuttavia,
riconosce che un aggiustamento più profondo (ulteriore deprezzamento del RWF) è
un'arma a doppio taglio a causa del
forte
effetto di pass-through del tasso di cambio sull'inflazione.5
È importante chiarire che il "forte effetto di pass-through sull'inflazione"
menzionato 5 si riferisce specificamente all'impatto
sui
prezzi
delle importazioni (che è infatti confermato da 16, che mostrano un pass-through del
10-40% sui prezzi delle importazioni). Al contrario, il "pass-through
limitato" citato in 16 si riferisce all'impatto sui
prezzi
di vendita interni e sui prezzi al consumo. Questa distinzione è cruciale:
mentre il deprezzamento incide fortemente sul costo dei beni importati a
livello aziendale, la capacità delle imprese nazionali di sostituire gli input
locali agisce da cuscinetto, limitando la piena propagazione di questi maggiori
costi al consumatore finale.
Regolamentazioni Modificate sulle Operazioni in Valuta Estera (Maggio 2025)
e le loro Implicazioni
La BNR ha emesso il Regolamento n. 89/2025 il 23 maggio 2025, che modifica
significativamente il precedente Regolamento n. 42/2022 che disciplina le
operazioni in valuta estera. Questo nuovo regolamento, pubblicato il 30 maggio
2025, mira a migliorare la chiarezza e rafforzare l'applicazione delle
disposizioni legali esistenti in materia di valuta estera.23
Principali
Modifiche Introdotte:
·
Definizione
più Rigorosa e Completa di "Prezzare in Valuta Estera": Il Regolamento FX Modificato fornisce
una definizione esaustiva, proibendo esplicitamente pratiche come
l'esposizione, l'informazione verbale, la commercializzazione, la pubblicità,
la richiesta di pagamento, la fatturazione o la fissazione dei prezzi in valuta
estera per le transazioni domestiche senza specifica autorizzazione della BNR.23 Ciò mira direttamente a pratiche comuni
precedentemente osservate in settori come hotel, tour operator e persino tra i
proprietari di immobili.24
·
Permesso
Esplicito per i Pagamenti del Commercio Internazionale: Una significativa chiarificazione è
introdotta nell'Articolo 20 modificato, che consente esplicitamente i pagamenti
in valuta estera per beni o servizi esportati o importati. Ciò elimina la
precedente incertezza e facilita le legittime transazioni commerciali
internazionali.23
·
Sanzioni
più Severe e Specifiche: Le modifiche più impattanti riguardano l'Articolo 34, che tratta le
operazioni in valuta estera non autorizzate, introducendo sanzioni
significativamente aumentate e più specifiche:
o Per la determinazione dei prezzi in
valuta estera senza permesso della Banca Centrale: 5 milioni di Rwf per la
prima infrazione, che raddoppiano a 10 milioni di Rwf per le infrazioni
successive.23
o Per le transazioni in valuta estera
senza permesso della Banca Centrale: una sanzione del 50% dell'importo transato
per la prima infrazione, che aumenta al 100% per le infrazioni successive.
Queste sanzioni basate sulle transazioni devono essere pagate in Franchi
Ruandesi al tasso di cambio del giorno in cui viene imposta la sanzione.23
o Per la partecipazione ad aste di valuta
estera: una sanzione pecuniaria equivalente al 50% dell'importo totale messo
all'asta, un aumento considerevole rispetto alla precedente sanzione dell'1%,
segnalando una posizione ferma contro la manipolazione del mercato.23
o Queste sanzioni si applicano anche agli
intermediari autorizzati o ai dealer che si impegnano in attività proibite di
prezzatura o transazione in valuta estera con un residente.23
·
Introduzione
di Disposizioni per la Segnalazione (Whistleblowing): Per la prima volta, il Regolamento FX
Modificato introduce una specifica disposizione (Articolo 37 modificato) che
obbliga ogni persona a segnalare qualsiasi informazione in suo possesso o di
cui sia a conoscenza riguardo operazioni in valuta estera non autorizzate alla
Banca Centrale, con disposizioni per la protezione dei segnalanti.23
Queste regolamentazioni rappresentano una posizione ferma e decisa della
Banca Nazionale del Ruanda per rafforzare il controllo sull'uso della valuta
estera nelle transazioni locali. L'obiettivo esplicito è garantire che il
Franco Ruandese rimanga forte, rispettato e ampiamente utilizzato all'interno
del Paese, e frenare le attività speculative e la dollarizzazione dell'economia
interna.24 Le recenti e stringenti regolamentazioni
sui cambi, in particolare i divieti espliciti e le severe sanzioni per le
transazioni domestiche in valuta estera, indicano un cambiamento strategico e
aggressivo da parte della BNR per esercitare un maggiore controllo sul mercato
interno dei cambi e rafforzare il ruolo del RWF come unica valuta a corso
legale. Questa mossa audace, pur potendo creare attriti per alcuni investitori
stranieri che preferiscono le transazioni in valuta estera, è un tentativo
diretto di combattere la "dollarizzazione dei depositi" e le
pressioni speculative che hanno contribuito al deprezzamento del RWF.
L'introduzione di disposizioni per la segnalazione 23 sottolinea ulteriormente l'intento della BNR di
garantire una rigorosa applicazione e la partecipazione pubblica nel garantire
la conformità, indicando un approccio globale alla de-dollarizzazione.
5. Conclusione e Prospettive
Sintesi dei Risultati Chiave e della loro Significatività
Negli ultimi dieci anni, il Franco Ruandese ha subito un deprezzamento
costante e significativo rispetto all'Euro e a un più ampio paniere di valute
principali. Questa tendenza è principalmente attribuibile a persistenti
squilibri strutturali nella posizione esterna del Ruanda, in particolare un
deficit delle partite correnti in espansione, guidato da importazioni che
superano costantemente le esportazioni.
Nonostante il deprezzamento del RWF abbia portato a un aumento dei prezzi
delle importazioni, il suo pass-through sui prezzi al consumo interni è stato
limitato. Ciò è in gran parte dovuto alla capacità osservata delle imprese
ruandesi di sostituire gli input stranieri con quelli domestici, agendo
efficacemente come un "ammortizzatore" all'interno dell'economia.
Gli afflussi di Investimenti Diretti Esteri (IDE) hanno mostrato una traiettoria
di crescita positiva negli ultimi anni. Tuttavia, il pieno potenziale degli IDE
come fonte stabile di valuta estera è messo in discussione da persistenti
difficoltà operative e rischi di pagamento segnalati dagli investitori
stranieri.
Il Ruanda affronta un onere crescente del debito estero, che è esacerbato
dal deprezzamento del RWF. Questo rappresenta una sfida fiscale e di valuta
estera significativa e crescente a lungo termine, poiché i costi di servizio
del debito aumentano in termini di valuta locale.
La Banca Nazionale del Ruanda ha adottato un approccio politico
multifattoriale e proattivo per gestire queste dinamiche. Ciò include il
mantenimento di tassi di interesse stabili (per sostenere la crescita gestendo
l'inflazione attraverso altri meccanismi), l'attuazione di interventi diretti
sul mercato dei cambi e, in particolare, l'introduzione di regolamentazioni
sempre più stringenti sulle operazioni in valuta estera, volte a frenare i
comportamenti speculativi e a rafforzare il ruolo del RWF come valuta domestica
principale.
Prospettive Future per il RWF e l'Economia Ruandese
Data la continua carenza strutturale di valuta estera e la limitata
liquidità del mercato interbancario, si prevede che la BNR manterrà i suoi
interventi proattivi per prevenire un'eccessiva volatilità del mercato.5 Affrontare la fondamentale carenza strutturale di
valuta estera richiederà sforzi sostenuti e strategici per aumentare
significativamente la competitività delle esportazioni del Ruanda e attrarre
afflussi di IDE più sostanziali, di alta qualità e stabili. Allo stesso tempo,
una gestione prudente del debito estero in rapida crescita sarà cruciale per
alleviare le future richieste di valuta estera per il servizio del debito.5
Le recenti e stringenti regolamentazioni sui cambi sono un chiaro segnale
dell'impegno della BNR a rafforzare il RWF a livello nazionale e a ridurre la
dollarizzazione. Tuttavia, il loro impatto a lungo termine sul clima generale
degli investimenti, sulle dinamiche del commercio estero e sull'economia più
ampia richiederà uanda e il robusto ambiente politico, come evidenziato dalla
sua posizione di leadership nelle classifiche della Banca Mondiale 4, forniscono una solida base per affrontare queste
complesse sfide economiche. Tuttavia, l'interazione tra persistenti problemi
strutturali interni e imprevedibili shock esterni continuerà a essere il
principale fattore determinante della traiettoria del RWF e delle sue più ampie
ripercussioni macroeconomiche.
La stabilità economica a lungo termine del Ruanda, e in particolare la
forza sostenuta del RWF, dipende criticamente dalla sua capacità di passare da
un'economia prevalentemente dipendente dalle importazioni a un'economia più
diversificata e orientata all'esportazione. Questa trasformazione economica
fondamentale deve essere sostenuta dall'attrazione di investimenti diretti
esteri di alta qualità e sostenibili e da una gestione prudente e strategica
del suo debito estero in escalation. Il recente inasprimento normativo della
BNR segnala un forte impegno per l'integrità della valuta nazionale, ma il
successo finale dipenderà da questi aggiustamenti economici strutturali più
profondi. L'analisi ha costantemente evidenziato che la "debole posizione
esterna" del Ruanda 5, caratterizzata da un persistente
deficit commerciale 13 e da afflussi insufficienti di valuta
estera 5, è la causa principale del
deprezzamento del RWF. Il debito estero in escalation 2 introduce un'altra significativa e crescente domanda
di valuta estera. Pertanto, la soluzione a lungo termine va oltre la semplice
gestione del tasso di cambio attraverso interventi o regolamentazioni. Richiede
un riequilibrio fondamentale dell'economia. Ciò implica il miglioramento della
competitività delle esportazioni per generare più valuta estera, rendere il
Ruanda una destinazione più genuinamente attraente e meno impegnativa per gli
IDE sostenibili, e garantire che qualsiasi nuovo debito sia gestito con
prudenza e investito in capacità produttive che generino valuta estera. Sebbene
le recenti e stringenti regolamentazioni della BNR siano un passo potente verso
la de-dollarizzazione e l'affermazione del controllo sulla valuta nazionale,
sono in ultima analisi un mezzo per un fine: un mercato dei cambi più robusto,
autosufficiente e meno vulnerabile per il Ruanda.
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