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sabato 26 ottobre 2024
Molte chiese cattoliche chiuse perchè non a norma
Riprendiamo questo nostro post del 3 agosto 2018 e pubblicato anche nel nostro libro Dentro il Rwanda a pagina 93, perchè gli ultimi avvenimenti al riguardo lo rendono particolarmente attuale, a partire dalla previsione conclusiva. Infatti, dall'agosto scorso più di 5000 luoghi di culto sono stati chiusi perchè non in regola con le previsioni della legge del 2018 che richiede che gli stessi operino in "modo organizzato ed in un ambiente sicuro" oltre che non disturbare la quiete pubblica con inquinamento acustico. Questa volta, diversamente da quanto successo sei anni fa, tra i luoghi di culto interessati ci sono moltissime chiese cattoliche, anche di recente costruzione, come per esempio la piccola chiesa di Bugarama, rappresentata nella foto qui accanto. Gli interventi per mettere a norma tali edifici sono decisamente impegnativi: si va dall'installazione del parafulmine ed estintori all'insonorizzazione dei locali, dalla dotazione di servizi igenici, in numero decisamente alto se si pensa che per una piccola chiesa sarebbero richiesti 8 servizi, alle cisterne per la raccolta d'acqua e i relativi lavandini fino alla pavimentazione degli spazi antistanti la chiesa. Indubbiamente per le singole parrocchie si tratta di affrontare spese significative per adeguarsi alla normativa vigente, stante anche il fatto che ogni singola parrocchia ha in carico diversi luoghi di culto nelle varie sottoparrocchie e centrali in cui si articola solitamente una parrocchia ruandese. Finora non si ha notizia di iniziative particolari a livello di conferenza episcopale ruandese per addivenire, d'intesa con le autorità competenti, ad una pianificazione, in termini di tempi e gradualità, degli interventi richiesti.
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