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mercoledì 26 luglio 2023

Rwanda: brilla l'export di oro in attesa di una moneta d'oro ruandese

Quando, in occasione della Missione 2015, sulla strada che da Kiruri porta a Byumba, ci imbattemmo in questi cercatori d’oro improvvisati, non immaginavamo che l’attività estrattiva del metallo prezioso rivestisse una significativa importanza per l’economia ruandese. Ne sono conferma i dati delle esportazioni di minerali nel primo semestre del 2023 in cui le esportazioni di circa 7,78 tonnellate di oro hanno portato ricavi per oltre 492 milioni di dollari, emergendo come la più alta fonte di entrate tra tutti i minerali, tra cui cassiterite, coltan, wolfram e altri. Nello stesso periodo, le esportazioni del famoso coltan, pari a 730 tonnellate, hanno generato ricavi per 52,1 milioni di dollari. Importi inferiori hanno portato l’export di cassiterite 35,17 milioni e di wolfram 16,35 milioni di dollari.
Cercatori d'oro nella zona di Miyove 
 Nel 2022, il Rwanda ha registrato ricavi totali dalle esportazioni di minerali per oltre 772 milioni di dollari, in aumento significativo rispetto ai 516 milioni di dollari del 2021. Il Paese mira a raggiungere 1,5 miliardi di dollari di entrate annuali da esportazione di minerali entro il 2024. A tal fine, il governo cerca attivamente di attrarre investimenti nel settore minerario e posiziona il Rwanda come hub regionale per la lavorazione e il commercio dei minerali. A proposito di lavorazione dell'oro, perchè non pensare a coniare una moneta d'oro del Rwanda, sul modello del Kruggerand sudafricano, come avvenne nel lontano 1965 quando furono coniate monete d'oro da 10, 25 e 50 Franchi? 

sabato 22 luglio 2023

Continua la digitalizzazione della giustizia ruandese

Prosegue la digitalizzazione dell'amministrazione della giustizia in Rwanda, dopo che nel 2017 era stato adottato il Sistema integrato di gestione elettronica dei casi (IECMS), che consente la gestione digitale  dei casi giudiziari, la cui documentazione è tutta consultabile on-line dalle diverse parti in causa (clicca qui). Ora, come riferisce The New Times qui, si compie un ulteriore passo con l'introduzione di un nuovo strumento informatico, il Judicial Management Performance System (JPMS). Il nuovo sistema migliora le prestazioni della magistratura, monitorando l'avanzamento del lavoro rispetto agli obiettivi, il rispetto dei budget, i tempi di trattazione di una causa, dal momento in cui un caso viene portato all'attenzione dei giudici a quando arriva a processo. Uno strumento che potrebbe trovare applicazione anche da noi visti tempi e modi con cui viene amministrata la giustizia italiana.