Padre Robert |
La notizia è arrivata improvvisa ieri pomeriggio dal Rwanda: con una chiamata su WhatsApp Don Paolo Gahutu annunciava la morte improvvisa di padre Jean Marie
Robert Esposito Mpazayino, noto a tutti come Padre Robert. Il 57enne, parroco a Ceppaloni in provincia di Benevento sarebbe
stato colto da un malore che avrebbe reso inutili i primi soccorsi. Lo conoscevamo dal 1994, all'indomani della tragica conclusione della guerra civile ruandese, che oltre a centinaia di migliaia di mori provocò anche migliaia di profughi nei vicini Paesi africani, ma anche in Europa.Padre Robert fu uno di loro. Arrivò in Italia proprio allora, grazie alla Croce Rossa, unitamente ad altri due seminaristi:
Cirillo, Paolo. Sul finire
del 1994, tutti e tre furono ospiti della comunità parrocchiale di Grosio, dopo
che erano venuti in contatto con ragazzi della parrocchia, in occasione di un
campo estivo a cui avevano partecipato per cominciare a imparare
l’italiano. I rapporti con la comunità
di Grosio si consolidarono negli anni di seminario trascorsi a Roma. Dopo le
ordinazioni sacerdotali, a cui presenziarono anche diversi grosini, don Cirillo e don Roberto rimasero in Italia,
mentre don Paolo, con coraggio e non senza qualche rischio, fece ritorno in
Rwanda. Don Roberto ha svolto il suo ministero sacerdotale nella diocesi di Benevento. Vogliamo ricordarlo qui con le parole di ringraziamento che gli sono state rivolte dal sindaco di Ceppaloni, il 12 luglio scorso, in occasione del 25° anniversario di ordinazione sacerdotale: "ringrazio Padre
Robert per il suo essere un parroco sempre partecipe con gioia, pace e amore,
collaborativo con la sua comunità, sempre accanto agli ultimi, agli umili, agli
ammalati aurandogli di proseguire il suo lungo cammino con il Signore e con il
popolo di San Giovanni".
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