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mercoledì 26 maggio 2021

Segretario ONU: risorse minerarie fonte di crescita economica e riduzione della povertà per 63 Paesi in via di sviluppo

Il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, intervenendo a una tavola rotonda virtuale sulla trasformazione delle industrie estrattive per lo sviluppo sostenibile ha ricordato come  "dei 72 paesi del mondo a basso o medio reddito, 63 hanno aumentato la loro dipendenza dalle industrie estrattive negli ultimi due decenni. Queste industrie generano grandi quantità di entrate in valuta estera, investimenti esteri diretti e entrate governative. Hanno il potenziale per guidare crescita economica e riduzione della povertà ". Senza dimenticare come  le industrie estrattive siano anche potenzialmente fattori di diversi mali, quali:  corruzione, sfruttamento, colonialismo e razzismo, degrado ambientale, conflitti armati, sfollamento della popolazione, danni culturali e diritti umani violazioni " rimane pur sempre la "necessità di migliorare la governance delle risorse estrattive attraverso regole e un'applicazione più efficaci relative alla sostenibilità ambientale, alla trasparenza, al processo decisionale inclusivo, alla responsabilità, all'accesso alle informazioni e al rispetto e alla protezione dei diritti umani affinchè  i benefici delle risorse minerarie raggiungano tutte le persone nella società, non solo le élite".

Parlando ai partecipanti alla tavola rotonda, il presidente ruandese Paul Kagame ha osservato che il mondo è sulla via della decarbonizzazione, il che implica cambiamenti significativi alle politiche energetiche, in particolare riguardo al carbone e ad altri combustibili fossili, ma le fonti di energia non rinnovabili non scompariranno dall'oggi al domani, ad esempio nei paesi in via di sviluppo. In questo caso, ha consigliato ai governi di concentrarsi sui finanziamenti per lo sviluppo per accelerare la transizione verso le energie rinnovabili. "Possiamo concentrarci sul finanziamento dello sviluppo per accelerare la transizione verso le energie rinnovabili attraverso investimenti in nuove tecnologie e reti di distribuzione", ha affermato."Il Rwanda, ad esempio, ha deciso di intraprendere un passaggio ai veicoli elettrici nei prossimi anni. Il Rwanda è anche impegnato a passare a tecnologie di raffreddamento pulito in linea con l'emendamento di Kigali al protocollo di Montreal". Parlando dell'industria estrattiva, Kagame pur ricordando la cattiva reputazione di cui gode l'industraia estrattiva, dove i suoi dividendi spesso non raggiungono il pubblico, o il suo impatto sull'ambiente non viene tenuto in considerazione, è comunque necessario "un nuovo patto" tra i governi e il settore privato per affrontare tali questioni.
Lasciamo al lettore dedurre quanto siano irrealistici gli appelli di quei Cattolici per il clima pronti a sacrificare sull'altare di un ecologismo d'accatto pure lo sviluppo dei Paesi più poveri.

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