Il Papa e il presidente Paul Kagame ( L'Osservatore romano) |
Il Presidente della Repubblica di Rwanda, Paul Kagame, è stato ricevuto oggi in udienza da Papa Francesco. Come riferisce un comunicato della Sala stampa della Santa Sede, successivamente, il Presidente
ha incontrato il Segretario di Stato, card. Pietro Parolin, il quale era
accompagnato dal Segretario per i Rapporti con gli Stati, mons. Paul Richard Gallagher.
Durante i cordiali colloqui sono state ricordate le buone
relazioni esistenti tra la Santa Sede e il Rwanda. Si è apprezzato il notevole
cammino di ripresa per la
stabilizzazione sociale, politica ed economica del Paese. È stata rilevata la collaborazione tra lo Stato e la Chiesa locale nell'opera di riconciliazione nazionale e di consolidamento della pace a beneficio dell’intera Nazione. In tale contesto il Papa ha manifestato il profondo dolore suo, della Santa Sede e della Chiesa per il genocidio contro i Tutsi, ha espresso solidarietà alle vittime e a quanti continuano a soffrire le conseguenze di quei tragici avvenimenti e, in linea con il gesto compiuto da San Giovanni Paolo II durante il Grande Giubileo del 2000, ha rinnovato l'implorazione di perdono a Dio per i peccati e le mancanze della Chiesa e dei suoi membri, tra i quali sacerdoti, religiosi e religiose che hanno ceduto all'odio e alla violenza, tradendo la propria missione evangelica. Il Papa ha altresì auspicato che tale umile riconoscimento delle mancanze commesse in quella circostanza, le quali, purtroppo, hanno deturpato il volto della Chiesa, contribuisca, anche alla luce del recente Anno Santo della Misericordia e del Comunicato pubblicato dall'Episcopato rwandese in occasione della sua chiusura, a “purificare la memoria” e a promuovere con speranza e rinnovata fiducia un futuro di pace, testimoniando che è concretamente possibile vivere e lavorare insieme quando si pone al centro la dignità della persona umana e il bene comune.Infine, c’è stato uno scambio di vedute sulla situazione politica e sociale regionale, con attenzione ad alcune aree colpite da conflitti o calamità naturali ed è stata espressa una particolare preoccupazione per il grande numero di rifugiati e di migranti bisognosi dell’assistenza e del sostegno della Comunità internazionale e degli organismi regionali.
Il presidente Kagame, sul suo profilo Twitter, ha così commentato l'incontro:«Gran giornata e grande incontro con Papa Francesco. Un nuovo capitolo nelle relazioni tra Rwanda e Chiesa cattolica e Santa Sede! La capacità di riconoscere e chiedere perdono per gli errori in circostanze del genere – prosegue Kagame – è un atto di coraggio e di alta statura morale tipica di Papa Francesco. Grazie a questo saremmo tutti migliori».
stabilizzazione sociale, politica ed economica del Paese. È stata rilevata la collaborazione tra lo Stato e la Chiesa locale nell'opera di riconciliazione nazionale e di consolidamento della pace a beneficio dell’intera Nazione. In tale contesto il Papa ha manifestato il profondo dolore suo, della Santa Sede e della Chiesa per il genocidio contro i Tutsi, ha espresso solidarietà alle vittime e a quanti continuano a soffrire le conseguenze di quei tragici avvenimenti e, in linea con il gesto compiuto da San Giovanni Paolo II durante il Grande Giubileo del 2000, ha rinnovato l'implorazione di perdono a Dio per i peccati e le mancanze della Chiesa e dei suoi membri, tra i quali sacerdoti, religiosi e religiose che hanno ceduto all'odio e alla violenza, tradendo la propria missione evangelica. Il Papa ha altresì auspicato che tale umile riconoscimento delle mancanze commesse in quella circostanza, le quali, purtroppo, hanno deturpato il volto della Chiesa, contribuisca, anche alla luce del recente Anno Santo della Misericordia e del Comunicato pubblicato dall'Episcopato rwandese in occasione della sua chiusura, a “purificare la memoria” e a promuovere con speranza e rinnovata fiducia un futuro di pace, testimoniando che è concretamente possibile vivere e lavorare insieme quando si pone al centro la dignità della persona umana e il bene comune.Infine, c’è stato uno scambio di vedute sulla situazione politica e sociale regionale, con attenzione ad alcune aree colpite da conflitti o calamità naturali ed è stata espressa una particolare preoccupazione per il grande numero di rifugiati e di migranti bisognosi dell’assistenza e del sostegno della Comunità internazionale e degli organismi regionali.
Il presidente Kagame, sul suo profilo Twitter, ha così commentato l'incontro:«Gran giornata e grande incontro con Papa Francesco. Un nuovo capitolo nelle relazioni tra Rwanda e Chiesa cattolica e Santa Sede! La capacità di riconoscere e chiedere perdono per gli errori in circostanze del genere – prosegue Kagame – è un atto di coraggio e di alta statura morale tipica di Papa Francesco. Grazie a questo saremmo tutti migliori».
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