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sabato 13 agosto 2016

Il primo rating di Moody's al Rwanda: B2

Moody's, la principale società di rating al mondo, ha assegnato ieri per la prima volta un  rating B2 (indice che misura la capacità di restituire i crediti ricevuti in base a una scala standardizzata e suddivisa tra debiti contratti a medio termine e a lungo termine) al Rwanda, come emittente locale e in valuta estera. Il rating B2 connota un titolo "dalla solidità scarsa il cui rimborso molto dipendente da un contesto favorevole". L'outlook ( prospettive) è stabile in considerazione della capacità realizzativa delle politiche governative e dall’aspettativa che il paese migliorerà la sua posizione fiscale ed esterna nel medio termine.
L'attribuzione del rating al Rwanda, che già aveva un giudizio B di valore analogo da parte di S&Poor's e Fitch,   tiene conto di alcune debolezze – bassi livelli di ricchezza, esportazioni poco diversificate e carenze infrastrutturali-  che incidono sulle forti prospettive di crescita a oltre il 6,5% nel corso dei prossimi cinque anni. A tali debolezze fa riscontro un giudizio discreto sulla forza istituzionale del paese, rispetto ai paesi dell’area sub-sahariana, con buoni risultati nell’attuazione delle politiche di governo e con  una riconosciuta reputazione di utilizzo efficiente delle fonti di finanziamento agevolate da istituti di credito ufficiali. L'inflazione media è rimasta al di sotto dell'obiettivo di medio termine del 5% nel corso degli ultimi due anni, che ha permesso alla Banca del Rwanda di allentare la politica monetaria per sostenere la crescita. Detto questo, l'andamento dei prezzi al consumo risente dell’andamento climatico che impatta fortemente sui prezzi alimentari nazionali.
Un ampio accesso alle fonti di finanziamento agevolati tranquillizza sulla capacità di far fronte ai debiti che, seppure in aumento, rimangono ben al di sotto del  50% del PIL:  Moody prevede  che il rapporto debito / PIL del Rwanda possa raggiungere il 43,9% del PIL nel 2017, rispetto al 35,3% nel 2015, a fronte di un livello di indebitamento medio dei paesi appartenenti al  segmento B- del 50,5% entro il 2017.
Qualche fattore di rischio viene ulteriormente individuato nella situazione politica dell’area, mentre “ la mancanza di visibilità di una alternativa politica per il presidente in carica suscita timori per il rischio di successione in futuro”.
L'outlook stabile riflette anche forte track record di attuazione delle politiche del governo e l'aspettativa che il paese migliorerà la sua posizione fiscale ed esterna nel medio termine.
L’attuale rating potrebbe migliorare con l'aggiornamento continuo in infrastrutture di base, anche grazie maggiori investimenti diretti dall’estero,  e di capitale umano che permetta al Paese di sfruttare pienamente le sue capacità competitive e un ambiente favorevole al business rispetto ai paesi della regione. Al contrario, una peggioramento del rating  si porrebbe se le turbolenze economiche esterne permanessero. Soprattutto, l’intensificazione del rischio politico nazionale o il persistere delle tensioni politiche con il vicino Burundi o Repubblica Democratica del Congo potrebbe incidere negativamente, soprattutto se ne seguissero tagli dei finanziamento dei donatori, come capitato nel recente passato.
Per leggere il giudizio completo di Moody's clicca qui. 
Per visualizzare i Rating assegnati ai vari paesi e la relativa scala di giudizio, clicca qui

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