La
BBC ha respinto le conclusioni della Commissione d'inchiesta, presieduta dall'ex
procuratore generale del Rwanda, Martin Ngoga, che aveva accusato l’emittente
britannica di aver "abusato della libertà di stampa e di
espressione (...) violato gli standard giornalistici e violato la legge
rwandese, in particolare (le leggi) relative alla negazione del genocidio e di
revisionismo (e) l'incitamento all'odio e alla divisione tra rwandesi "
con la messa in onda del controverso documentario "La Storia mai raccontata
del Rwanda" (vedi post), chiedendo apertamente che il governo avvii " un procedimento
penale e civile" contro la BBC. "Respingiamo qualsiasi ipotesi che questo
documentario possa costituire una negazione del genocidio", si sostiene in
una dichiarazione, in cui la BBC difende “il proprio
buon diritto di esercitare quel giornalismo
indipendente che ne ha fatto la fonte più affidabile di informazioni in tutto
il mondo." Indicando che il documentario è attualmente sottoposto al sistema
editoriale di controlli posti in essere dal gruppo pubblico in caso di reclami,
la catena assicura che "le conclusioni provvisorie indicano che il
documentario non ha violato le linee guida editoriali della BBC." Ricordiamo che già all'indomani della messa in onda del documentario le autorità rwandesi avevano reagito duramente sospendendo le trasmissioni radio della BBC in Kinyarwanda.
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