Come era facilmente prevedibile, la possibile riforma
costituzionale volta a cassare il limite dei due mandati presidenziali sta
muovendo i primi passi.Da tempo l'argomento era sul tappeto: piu' volte lo stesso Kagame, interpellato in proposito, senza escludere alcuna opzione aveva suggerito che il problema fosse affrontato avendo come riferimento " il cambiamento, la stabilta' e la continuita'". Nel gioco delle parti, la proposta non parte dal FPR,
il partito del presidente Paul Kagame,
ma da tre partiti, che collaborano con il partito di maggioranza, che si sono
dichiarati favorevoli alla promozione di un referendum che apra la strada a una
revisione della Costituzione, così da consentire a Paul Kagame di correre per un
terzo mandato che gli sarebbe precluso dalle attuali previsioni costituzionali
che limitano a due i mandati presidenziali. I tre partiti, il PS-Imberakuri,
il Partito democratico islamico (PDI) e il PSP, intendono appellarsi al popolo perché
si pronunci sulla modifica costituzionale necessaria a superare la norma
vigente. A questo punto i giochi sembrano aperti e neppure la raccomandazione
degli Stati Uniti, formulata nel recente vertice USA-Africa di agosto, di
evitare ogni riforma costituzionale volta a perpetuare il potere degli uomini
forti africani, sembra poter frenare un processo ormai innescato.
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