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martedì 11 marzo 2014

La città di Kigali promuove la microimprenditorialità


La città di Kigali (CoK) ha istituito un fondo per  finanziare le piccole iniziative, in particolare i piccoli commerci, da qui il nome del programma Girubucuruzi ( che tu faccia il commercio),   che gli abitanti delle città, a partire dai giovani, con buone idee imprenditoriali, ma che non riescono a ottenere finanziamenti dal sistema bancario, intendono promuovere per migliorare le proprie condizioni di vita. Il progetto sostiene progetti finanziabili, cioè in grado di produrre reddito, anche se privi di garanzie solitamente richieste dalle banche, con prestiti che vanno da RWF 500.000 (per i singoli progetti) fino a 2 miliono di Frw (per le associazioni), da restituire  in due anni ad un tasso di interesse del cinque per cento annuo. Il processo di valutazione dei progetti coinvolge i dirigenti locali di base fino al  sindaco della città.I candidati sono tenuti a presentare i loro piani di progetto ai dirigenti locali a livello di cellula, accompagnati da una lettera del capo villaggio che  attesti le condizione di indigenza e l’onestà del richiedente, nonché l’esistenza di un progetto finanziabile. Un comitato Girubucuruzi di settore, composto dal segretario esecutivo e da esperti per lo sviluppo e gli affari sociali , e il direttore di Umurenge Sacco ( Cassa rurale) esamina i progetti e li sottopone al comitato di quartiere, presieduto dal sindaco.L’aminnistrazione cittadina (CoK) è responsabile della politica e del ruolo di supervisione, mentre Umurenge Sacco è l'istituzione finanziaria che è stata incaricata di dare prestiti. Fin qui lo schema operativo che presiede a questa iniziativa che coinvolge, allo stato,  la sola città di Kigali, con una dotazione di partenza di 30 milioni di Frw che dovranno necessariamente lievitare con il tempo, anche grazie ai contributi dei privati.  Anche l'Associazione Kwizera  ha in cantiere un progetto che prevede il sostegno a  microiniziative attraverso dei piccoli prestiti, per cui  già a partire dall'anno in corso  potrebbero essere disponibili fondi per una ventina di  milioni di Frw. Al riguardo, meriterebbe un approfondimento la possibilità di proporre, nell'ambito  della diocesi di Byumba,  un modello analogo a quello illustrato  passando attraverso le strutture parrocchiali che dovrebbero svolgere lo stesso compito che nel  programma Girubucuruzi svolgono le autorità civili, con l’eventuale coinvolgimento della banca intediocesana RIM nel ruolo dell’ Umurenge Sacco.Speriamo che qualcuno a livello locale possa farsi carico di approfondire l’idea ed avanzare delle proposte operative in tal senso.

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