L’Agence France-Presse (AFP) riferisce che l’esponente dell’opposizione
rwandese Victoire Ingabire, detenuta dall'ottobre 2010, è stata condannata oggi
dalla Corte suprema del Rwanda a 15 anni in prigione, aggravando la condanna di otto anni in primo
grado.
La Corte suprema del Rwanda ha confermato
la sentenza di condanna del leader per "cospirazione contro le autorità con
terrorismo e guerra" e "minimizzazione del genocidio" del 1994,
dichiarandola inoltre colpevole di " diffusione di notizie tendenti a incitare il pubblico
alla violenza". La Corte ha assolto l’imputata dall’accusa di
"diffondere l'ideologia del genocidio" e di "creazione di un
gruppo armato", sostenendo che "le prove disponibili non erano
sufficienti a condannare".
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