Impianto di acquacoltura a Muyanza |
Attualmente in
Rwanda si consumano circa 1,5 chilogrammi di pesce procapite su base annua,
il dato più basso tra i paesi dell’Africa orientale e molto al di sotto
di quello dell'Africa subsahariana, che hanno medie
stimate di 6,7 kg e 16.6 kg, rispettivamente. Nonostante i bassi consumi, vengono però
importate annualmente circa 10.000 tonnellate di pesce, a cui si aggiungono le
circa 17.000 tonnellate di produzione ittica locale registrata l'anno
scorso.Completa il quadro il dato relativo al costo di un chilogrammo di
pesce, che sul mercato locale ammonta a circa Rwf 4000, il doppio del
prezzo della carne rossa.Di fronte a questi dati ben si comprende come cominci
ad aumentare l’interesse per questa produzione, tenuto conto che a questi
livelli di crescita della popolazione la domanda di pesce dovrebbe
crescere in maniera esponenziale, anche solo per allinearsi al consumo medio
dell’area dell’est Africa, fino a raggiungere, nel 2020, un fabbisogno di oltre
100.000 tonnellate di pesce. Per questo, girando nelle campagne, sempre più di
frequente ci si imbatte in impianti di acquacoltura, consistenti in grandi stagni
artificiali, del tipo di quello rappresentato nella foto riportata qui
sopra che si riferisce a un impianto realizzato dalla parrocchia di
Muyanza, in cui vengono allevate tilapie, il pesce maggiormente richiesto
localmente. In realtà, i 24 laghi di cui è ricco il Rwanda, per una superficie
di circa 1400 chilometri quadrati, con una temperatura dell’acqua ottimale per
i pesci, offrono un potenziale spazio di sviluppo dell’acquacoltura che
potrebbe essere sfruttato al meglio.Già da ora sono attive iniziative di
acquacoltura basate sulla tecnica di allevare il pesce in grandi gabbie posate
nell’acqua del lago, che gli acquacoltori locali hanno battezzato 'Kareremba'.
La tecnica prevede gabbie galleggianti di varie dimensioni, all’interno delle
quali i pesci vengono nutriti artificialmente fino a quando raggiunta la
dimensione desiderata, dopo circa sei mesi, vengono pescati per essere avviati
alla commercializzazione. .Attualmente, dopo il riscontro positivo venuto
dalle sperimentazioni attuate sul lago Kivu, la piscicoltura con la tecnica
delle gabbie si sta diffondendo anche sugli altri laghi rwandesi, lago
Muhazi compreso.
La Tilapia nella pescheria fuori dal mercato di Kimironko a luglio costava 2500 fr al kilo. Esattamente come i tagli pregiati di carne.
RispondiEliminaInoltre le Tilapie di allevamento sanno di terra. Peggio delle nostre carpe. Se vuoi mangiare una Tipapia o un Capitaine decente devi andare a Gyseni o comunque su un grosso lago. Sul Muhazi non ho mai mangiato, quindi non so.
Certo che a Kigali una Tilapia che non sappia di terra é introvavile. Nemmeno da Lando o al Nobleza o al 1000 colline.
Forse il prezzo di Frw 4.000 si riferiva proprio al buon pesce proveniente dal lago Kivu, di cui il ministro competente stava parlando in un articolo apparso su The New Times.
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