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venerdì 23 agosto 2013

Progetto Mikan: tutti i numeri di una iniziativa vincente

Questi ultimi giorni della Missione Kwizera 2013 vengono dedicati al Progetto Mikan. In particolare, mercoledì si è dato corso al passaggio di testimone, con la consegna della caprette, tra due gruppi della Parrocchia di Rwamico  arrivata così ad avere ben 15 gruppi, vale a dire 375 famiglie coinvolte nel Progetto: un vero e proprio record. Giovedì è stata la volta dell’avvio di due nuovi gruppi nella Parrocchia di Nyagatare e oggi di un gruppo rispettivamente nella Parrocchia di Rukomo e in quella di Nyarurema. Lunedì toccherà alle Parrocchie di Muhura e a quella di Kiziguro. A quel punto tutte le Parrocchie della diocesi di Byumba con la sola esclusione di quella di Byumba e di quella di Rushaki, peraltro a breve coinvolte nel progetto, sono state toccate dal Progetto Mikan. Nel dettaglio, a partire dal 2009, quando l’iniziativa di due giovani sposi italiani, Michele e Anna, fornì con un proprio atto di generosità  lo spunto all’Associazione Kwizera per avviare questo Progetto ( scopri come tutto è iniziato cliccando qui), all'inizio della Missione 2013 erano ben 70 i gruppi, ciascuno di 25 famiglie,  che sono stati coinvolti nell’iniziativa. Un totale di 1750 famiglie hanno potuto beneficiare di una capretta. Trenta gruppi, in aggiunta a quello iniziale promosso da Michele e Anna, hanno ricevuto la capra direttamente dall’Associazione Kwizera, mentre i rimanenti 39 gruppi hanno ricevuto la propria capretta, da un altro gruppo preesistente. Il particolare meccanismo del Progetto Mikan ha un effetto moltiplicatore che a macchia d’olio espande i propri frutti in tutte le Parrocchie, concorrendo in particolare a sostenere la pastorale familiare della stesse parrocchie, dato che le famiglie coinvolte nel Progetto Mikan vengono appunto  attinte tra quelle inserite nei percorsi parrocchiali riservati alle coppie. Nel Progetto Mikan è racchiusa tutta la filosofia dei piccoli passi che caratterizza l’attività dell’Associazione Kwizera che ha saputo trasfondere in questo progetto, semplice ed efficace a un tempo, le migliori pratiche in iniziative di questo genere. Come scrivevamo in un precedente post, queste sono le componenti vincenti del Progetto Mikan: una forte responsabilizzazione dei destinatari dell'aiuto sia in termini di impegno personale ( formazione per essere in grado di avere cura della propria capra fino al momento dello svezzamento del primo nato) sia in termini di lavoro di gruppo per il raggiungimento dell'obiettivo della consegna di 25 caprette ad altrettante famiglie, una buona organizzazione fatta  di  regole di funzionamento chiaramente definite e codificate in un manualetto, che proprio in questi giorni è stato distribuito in una nuova edizione che ha beneficiato del contributo per la stampa del Comune di Gallicano ( Lu). Importante  è altresì il contenuto investimento monetario ( circa 800 euro per ogni nuovo gruppo promosso) in grado di innescare un processo moltiplicativo delle caprette  a costo zero ( salvo i costi organizzativi). In sintesi: buona organizzazione con regole chiare e definite,   formazione e responsabilizzazione delle persone coinvolte, ottimo rapporto costi/benefici e la capacità di autofinanziare il Progetto.

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