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martedì 21 maggio 2013

Sacerdote lancia un nuovo partito di opposizione

Il variopinto fronte dell’opposizione rwandese si è arricchito di un nuovo protagonista, il partito Ishema ( Orgoglio in kinyarwanda), fondato appena tre mesi fa da padre Thomas Nahimana, noto per essere uno dei fondatori, unitamente a un altro sacerdote rwandese che ora sembra aver abbandonato l’impresa,  del sito   di informazione "Le Prophete" , molto critico verso l’attuale governo  del presidente Paul Kagame e seguito da piu' di cinquemila visitatori ogni giorno.
Nella presentazione ufficiale del nuovo soggetto politico, tenutasi domenica  28 aprile a Bruxelles, è stato più lo spazio dedicato alla storia personale del fondatore, che all'illustrazione dei contenuti e dei programmi politici del nuovo partito.
Padre Nahimana, sacerdote in rotta con il proprio vescovo, che da un anno non celebra più la santa messa per non mischiare religione e politica ma anche perche' “la preghiera non risolve i problemi politici”, pur apparendo in ogni foto e manifestazione in un inappuntabile clergiman nero, dice di non aver mai avuto l'intenzione di fondare un partito politico, e tanto meno  di entrare in politica, ritenendo sufficienti i partiti  già esistenti e i rispettivi leader. Una volta però lasciato il Rwanda, nel dicembre del 2005, venuto a contatto con esponenti dell’opposizione residente all’estero, si è ben presto  reso conto dell’inefficacia delle loro  strategie e della loro sostanziale inattività. Neppure l’oppositrice signora Victoire Ingabire, attualmente detenuta in Rwanda, sembra incontrare il gradimento di Padre Nahimana.
 Per questo, non avendo trovato accoglienza neppure tra i fuoriusciti del FDLR che gli hanno obiettato che "un prete non ha posto nella boscaglia", dopo l’esperienza di successo del sito Le Prophete, che aveva come unico scopo quello di fare informazione su quanto sta accadendo in Rwanda e fornire un'opportunità per le persone di far sentire la propria voce,  pian piano è maturata questa idea di costituire un nuovo partito. Quando però si passa al programma che Ishema intende promuovere non si va oltre una generica manifestazioni d’intenti del tipo di fare velocemente, nei prossimi 24 mesi, qualcosa di concreto e di diverso da quanto fatto fin qui dagli altri partiti di opposizione la cui azione, a detta dei promotori del nuovo partito, non ha inciso minimamente  sulla situazione interna rwandese.In compenso, per diffondere queste idee, il partito si propone di creare delle cellule sul territorio rwandese e una radio che raggiunga le campagne. Il tutto avendo come obiettivo la conquista del potere perché, come sostiene Padre Nahimana, non condividendo anche in questo le posizioni degli altri oppositori, “il potere non si condivide”.
Con questi presupposti, rimane il dubbio che la chiesa rwandese abbia perso un sacerdote senza che, in compenso,  il popolo abbia trovato un politico sul quale fare affidamento per un futuro migliore, nel segno della riconciliazione.

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