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lunedì 24 settembre 2012

La lingua inglese fa fatica ad affermarsi tra i rwandesi

Dopo che nel  nel 2008 il governo rwandese ha deciso di adottare l'inglese come lingua di insegnamento a tutti i livelli e come una delle tre lingue ufficiali, unitamente al francese e al kinyarwanda, sembra che solo nella pubblica amministrazione, nelle banche  e nei locali pubblici della capitale l'inglese abbia realmente preso campo.Con esclusione di gran parte della nuova classe politica e dell'alta burocrazia che per provenienza dalla diaspora dai vicini paesi anglofoni parla naturalmente inglese, avendo semmai qualche difficoltà con lo stesso kinyarwanda che, secondo certe malelingue, non sarebbe perfettamente maneggiato neppure tra i  massimi vertici dello stato, per la stragrande maggioranza dei rwandesi,  secondo quanto scrive l'agenzia  Syfia, l'inglese rimane una lingua straniera nè compresa nè utilizzata. Anche nella capitale molti tendono ad evitare i negozi e i luoghi pubblici dove si usa l'inglese e, soprattutto, moltissimi si trovano in serie difficoltà nella compilazione dei documenti amministrativi in inglese, anche se quasi sempre corredati dalla traduzione in kinyarwanda. In città le insegne dei locali piuttosto che la pubblicità sono sempre più frequentemente in inglese. Anche nei media, l'inglese la fa da padrone. Radio e televisione danno le notizie di cronaca in kinyarwanda, mentre per il resto del palinsesto vengono rilanciati programmi di canali stranieri in inglese. Toccherà alle nuove generazioni farsi carico di far passare il Rwanda dal campo della francofonia a quello dell'inglese. La strada è però ancora lunga visto che nelle scuole primarie, almeno per i primi tre anni, si è tornati, con una precipitosa marcia indietro, all'insegnamento in kinyarwanda per oggettive difficoltà dei bambini, soprattutto delle campagne, ad apprendere in una lingua totalmente sconosciuta, spesso anche agli stessi insegnanti sottoposti a veloci corsi di lingua inglese. Nei villaggi il nuovo corso si nota perchè i bambini cominciano a rivolgersi al muzungu con le consuete frasi di circostanza non più in francese ma in uno stentato inglese. Sono soprattutto i giovani studenti universitari che cercano di appropriarsi della nuova lingua, sapendo che per essi è un passaggio obbligato per entrare nel mondo del lavoro, a partire  in primis dall'amministrazione pubblica.

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