Improvvisa è esplosa nelle
parrocchie della diocesi di Byumba la febbre aviaria. Non si tratta di una
malattia, ma della corsa delle parrocchie a realizzare allevamenti di galline
ovaiole. Non si capisce da dove nasca questa diffusa e repentina moda; il fatto
è che, tra i progetti presentati dalle parrocchie per ottenere il sostegno
finanziario dall’Associazione Kwizera, subito dopo gli impianti di biogas
vengono gli allevamenti di galline. I progetti sono stati presentati ad agosto
e quindi non sono stati influenzati dalla storia di quella vedova, Clemantine
Nshimiyumukiza, del
distretto di Gicumbi che in occasione di una recente visita del presidente
Paul Kagame a Byumba è stata portata ad esempio di imprenditorialità per avere dato vita, partendo da un investimento di 50.000 Frw, ad un allevamento di
polli, circa 7000, che le rende ben 370.000 Frw al giorno. Non
sappiamo quindi da dove tragga spunto tutto questo entusiasmo per i polli;
tuttavia ci sentiamo di suggerire ai parroci che hanno presentato il progetto di approfondire meglio la materia,
magari andandosi a leggere, cliccando qui, il manuale sull’allevamento del pollame, appositamente predisposto per i paesi africani, dove
troveranno diversi spunti di approfondimento. La copia de L'élevage des poules à petite échelle è scaricabile dalla sezione documenti qui a sinistra. Dopo di che per evitare
esperienze negative del passato, quando molti si sono buttati sull’allevamento dei maiali
salvo poi scoprire di non trovare un adeguato sbocco commerciale ai loro prodotti, prima di dare l'ok al progetto forse sarà opportuno che chi dovrà farsi carico di gestire a livello parrocchiale l'iniziativa partecipi a un momento formativo con un veterinario esperto; infatti, come succede per tutti i mestieri di questo mondo non ci si improvvisa dalla sera alla mattina allevatori di pollame.
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