Non si vedranno più
biciclette sfrecciare sulle strade asfaltate rwandesi di maggior scorrimento e
su quelle cittadine.Secondo nuove
disposizioni, queste strade sono precluse alle biciclette, rimanendo l’utilizzo
riservato a pedoni, camion e macchine. La nuova normativa non è certo stata ben
accolta dai numerosi utilizzatori occasionali della bicicletta, come mezzo di
spostamento, costretti a ripiegare sui pulmini e sui taxi, e, a maggior ragione, da tutti coloro per i
quali la bicicletta è strumento di lavoro: bicitaxi e trasportatori di merci.
Con la motivazione che le biciclette sono tra le maggiori cause di incidenti
stradali sulle arterie di maggior traffico, le autorità rwandesi hanno preso la
decisione, molto impopolare, di rendere queste strade off limits per le
biciclette. Già si è assistito ai primi sequestri delle biciclette dei ciclisti
colti a violare, per la seconda volta, questa disposizione. Alle molte
lamentele che si sono sollevate da più parti, si è aggiunta la voce di chi non
manca di sottolineare come tale scelta sia in controtendenza con quanto succede
nel resto del mondo, dove la bicicletta è stata riscoperta come mezzo di
trasporto ecologico, soprattutto nelle città. Forse quest’ultima è la critica
che più darà fastidio alle autorità rwandesi, sempre così attente ad essere
sempre à la page.
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