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lunedì 4 aprile 2011

Avviato il progetto agricolo presso i batwa di Kibali

I nuovi terreni agricoli ricavati nel villaggio batwa
Ha preso avvio dall’inizio dell’anno il progetto mirante a mettere a coltura i nuovi terrazzamenti, predisposti lo scorso anno, presso il villaggio della comunità batwa di Kibali. Nel primo trimestre l’equipe della fattoria di Nyinawimana, coordinata dall’agronomo Michel Habakurama,  ha già provveduto a sensibilizzare le 47 famiglie che vivono nel villaggio per coinvolgerle nel progetto, fornendo loro le nozioni di base per intraprendere la coltivazione dei terreni, a partire dalla semina delle patate e dei fagioli e della messa a dimora di alberi da frutto, previa preparazione e concimazione dei terreni interessati. Al fine di favorire il coinvolgimento di tutti i nuclei familiari della comunità, sono stati costituti, in forma associativa, due gruppi rispettivamente di 31 rappresentanti per altrettante  famiglie ( 23 donne e 8 uomini)  e di 31 ragazzi. Per ora restano ancora da coinvolgere le restanti 16 famiglie, ancora piuttosto riottose a collaborare in queste forme associative con le altre famiglie. Ognuna delle  famiglie coinvolte si è impegnata a fornire un proprio rappresentante per i lavori che si svolgono due volte alla settimana, salvo esigenze particolari che possono richiedere giornate aggiuntive. Le due associazioni si sono dotate anche di una struttura societaria, seppur minima, con l’individuazione di vari responsabili. Il progetto ha dovuto, da subito, fare i conti con la particolare situazione di degrado in cui vive la comunità batwa, dove anche solo procurarsi il cibo sufficiente per vivere diventa un problema, e con la scarsa propensione al lavoro che caratterizza da sempre i batwa, nonché la resistenza al lavoro di gruppo. Con l'impegno di tutti gli attori coinvolti nel progetto, ivi compresi i responsabili civili del luogo, la sfida, seppur estremamente difficile, può comunque essere  vinta, ricordando peraltro che agli amici batwa si sta chiedendo un cambiamento culturale per loro di portata veramente storica.

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