L'acquedotto di Kiruri realizzato nel 2009 da Kwizera Onlus |
Nella giornata mondiale dell'acqua, che si celebra oggi 22 marzo, segnaliamo questa riflessione comparsa nel sito La Bussola quotidiana a firma Riccardo Cascioli. Al suo interno si fa riferimento anche alla situazione dell'Africa subsahariana in questi termini "Infine ci sono aree molto ricche d’acqua (vedi i Grandi Laghi in Africa e il bacino del Rio delle Amazzoni) e altre che sono decisamente aride (vedi il Medio Oriente). Eppure mentre i paesi che circondano i Grandi Laghi in Africa sono tra quelli con il maggior numero di persone che non hanno accesso all’acqua". Sappiamo come in Rwanda il problema dell'acqua sia ancora ben presente, soprattutto nelle campagne, dove disporre di acqua potabile non è sempre facile e soprattutto comodo. Il reperimento dell'acqua per uso domestico richiede spesso spostamenti di kilometri per raggiungere i pochi pozzi o sorgenti disponibili. Purtroppo, troppo spesso ci si accontenta di bere acqua attinta in pozze dove ci sguazzano i bambini piuttosto che si abbeverano gli animali, con l'inevitabile rischio di andare incontro a malattie. Il rapporto annuale dell’ONU sullo sviluppo umano evidenzia come ancora 35 rwandesi su 100 non abbiano accesso a una fonte d’acqua, collocandosi al 122 posto al mondo. Si capisce così come tra gli interventi più ambiti, tra quelli promossi dalle organizzazioni di volontariato, ci sia quello di promuovere la costruzione di acquedotti.
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