La prima volta è stata nel lontano 1956, quando giovane tecnico di belle speranze ci è andato per lavoro. Il prossimo 15 gennaio, alla vigilia degli ottanta anni che compirà a febbraio, Brunello Baldi torna in Rwanda per l'ennesima volta: lui stesso ha perso il conto. Per anni vi ha lavorato per impreseeuropee per stendere le linee elettriche. Oltre che inRwanda, dove è nata anche una sua figlia, Brunello ha lavorato in diversi altri paesi africani e del medio oriente come ha lui stesso raccontato nell’ultimo numero della rivista dell’Associazione Kwizera.In questo suo peregrinare africano, Brunello è sempre stato seguito fedelmente dall'amata e paziente signora Liana. Raggiunta l’età della pensione, il richiamo dell’Africa, lui direbbe anche della foresta visto che ci ha trascorso diverso tempo, non è mai venuto meno; così anche negli anni successivi non ha mai smesso di viaggiare e visitare l’Egitto piuttosto che il Rwanda. Da qualche anno, venuto a contatto con i volontari dell’Associazione Kwizera, torna in Rwanda per seguire i progetti che questa associazione conduce nella terra delle mille colline. L’esperienza maturata e la sua profondaconoscenza della realtà rwandese sono un prezioso dono che generosamente mette a disposizione dell’Associazione e di cui bisogna essergli veramente grati. Buon viaggio Brunello! E soprattutto, murakose cyane.
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