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giovedì 25 giugno 2009

A proposito della concorrenza sul 5 per mille

Sull'ultimo numero del settimanale del terzo settore Vita viene ripreso tra le lettere al direttore il post del 28 maggio u.s. in cui si trattava dell'invadenza di certi organismi finanziari nel campo della raccolta delle adesioni al 5 per mille.Il direttore del settimanale Riccardo Bonacina liquida così il problema:
"Credo che uno dei valori fondanti il 5 per mille stia nella possibilità di indirizzare la quota Irpef affidata alla libera scelta dei cittadini. Ogni cittadino valuterà a chi destinare il suo 5 per mille. Se la può consolare tutte le ricerche dicono che la decisione è orientata, per una quota superiore al 60%, da conoscenza diretta delle organizzazioni e degli enti. Solo il 16% sceglie in base a messaggi pubblicitari".

Capisco che non si debbano urtare gli inserzionisti ( dalla lettera significativamente è scomparso il riferimento al Progetto Malawi di Banca Intesa pubblicizzato anche su Vita) però, francamente, mi sembra che la risposta non affronti il problema!

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