Nell’odierno intervento all’Angelus, Benedetto XVI, rivolgendosi ai partecipanti alla Conferenza delle Nazioni Unite che si terrà a New York a fine mese sulla crisi economica e finanziaria ed il suo impatto sullo sviluppo, ha invocato su di loro “come pure sui responsabili della cosa pubblica e delle sorti del pianeta, lo spirito di sapienza e di umana solidarietà, affinché l’attuale crisi si trasformi in opportunità, capace di favorire una maggiore attenzione alla dignità di ogni persona umana e promuovere un’equa distribuzione del potere decisionale e delle risorse, con particolare attenzione al numero, purtroppo sempre crescente, dei poveri".
Il Papa ha poi ricordato “ le centinaia di milioni di persone che soffrono la fame. E’ una realtà assolutamente inaccettabile, che stenta a ridimensionarsi malgrado gli sforzi degli ultimi decenni. Auspico, dunque, che in occasione della prossima Conferenza ONU e in sede delle istituzioni internazionali siano assunti provvedimenti condivisi dall’intera comunità internazionale e vengano compiute quelle scelte strategiche, talvolta non facili da accettare, che sono necessarie per assicurare a tutti, nel presente e nel futuro, gli alimenti fondamentali e una vita dignitosa”. L’auspicio è che, almeno nei paesi dove la disponibilità di terra e il clima lo consentono, questo fenomeno non si verifichi e ogni famiglia possa disporre di un pezzo di terra da coltivare per ottenere i frutti necessari a garantire un’alimentazione sufficiente.
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