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martedì 9 giugno 2009

Autorità rwandesi: rilanciamo l'apicoltura locale

In un articolo comparso nell’edizione odierna de The New Times, le autorità rwandesi  del settore agricolo sottolineano le grandi potenzialità, non ancora sfruttate, che potrebbe avere la produzione locale di miele.Purtroppo il miele attualmente prodotto dagli allevatori rwandesi è ancora insufficiente sia per quantità che per qualità per consentirne un commercializzazione anche sui mercati internazionali, in particolare sui mercati del Medio Oriente.Per poter aspirare a fare del miele una produzione economicamente redditizia è necessario, secondo il Dr. Theogene Rutagwenda direttore generale dell’Autorità per lo sviluppo delle risorse animali (RARDA),  riorganizzare in chiave moderna il settore, passando dai metodi di allevamento tradizionale  a tecniche più moderne; basti pensare che un alveare tradizionale produce 7 kg di miele , mentre uno moderno ne produce 45 kg.Naturalmente per favorire un simile sviluppo sono necessarie azioni formative degli allevatori e l’introduzione di nuove tecniche di allevamento e di nuove attrezzature che consentano di affrontare una domanda nazionale di miele che dovrebbe passare da 1.625 tonnellate nel 2006 a 13.789 tonnellate entro il 2020.

La notizia dovrebbe servire da stimolo per un forte rilancio del progetto api  che l’Ass. Kwizera ha avviato nel recente passato a Nyinawimana. Pensiamo a una distribuzione sul territorio di parte degli alveari disponibili e programmiamo corsi di formazione per gli agricoltori interessati.

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