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venerdì 28 novembre 2008

Una firma per il Congo

Congo, l'indifferenza significa collusione", questo il titolo dell'editoriale del settimanale Vita in edicola. Si tratta di un accorato appello rivolto alle massime istituzioni europee e nazionali affinché la tragedia che si sta compiendo nel Paese africano non venga ignorata. Fra i primi cento firmatari i leader delle più importanti associazioni italiane e politici di entrambi gli schieramenti. La società civile italiana scende in campo per difendere le popolazioni civili del Congo. Nel Paese africano, in particolare nella zona del Nord Kivu, ormai da settimane si sta consumando una tragedia umanitaria che rischia di trasformasi in una nuova ecatombe come quella che esplose il 2 agosto 1998 e che in dieci anni ha causato oltre 3,5 milioni di morti. Le notizie che arrivano attraverso i cooperanti impegni sul posti e i vescovi cattolici congolesi parlano già ora di genocidio silenzioso.

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mercoledì 26 novembre 2008

E' uscita la Rivista Kwizera 2009

Puntuale come la caduta autunnale delle foglie è uscito il numero della Rivista di Kwizera per l'anno 2009. Anche questa volta gli amici dell'Associazione non hanno tradito le attese. La proficua e intensa attività associativa viene puntualmente documentata, unitamente a tutti i progetti portati a termine nel corso dell'anno e quelli in programma per la prossima stagione, attraverso testimonianze e foto. Al di là di apprendere quanto fatto dall'Associazione, chi avrà tra le mani la rivista non potrà non farsi contagiare dal messaggio di entusiasmo e di speranza che emana da queste pagine; sono i sentimenti che animano l'impegno delle persone che operano con l'Associazione a favore degli amici rwandesi.

giovedì 20 novembre 2008

Rwanda, riconoscimenti per le politiche a favore dell'infanzia

Le politiche governative rwandesi a favore dell'infanzia raccolgono l'apprezzamento del Forum Africano sulla Politica dell'Infanzia ( Acpf). Questo è quanto emerge dal 'Rapporto sul benessere dell'Infanzia in Africa' , presentato ieri a Nairobi, che analizza le situazioni di tutti i Paesi africani, sulla scorta di oltre 40 indicatori. Da questa analisi risulta che il Rwanda si colloca al decimo posto , sui 52 paesi africani presi in esame; per quanto riguarda la spesa per la salute dell’infanzia come quota percentuale sul Prodotto Lordo Nazionale il Rwanda si colloca addirittura al secondo posto.
Non è la prima volta che mettiamo in luce notizie positive riguardanti l’impegno del governo rwandese in campo economico e sociale; speriamo di poter di proseguire, anche per il futuro, a dare simili notizie, magari anche riguardo ad altri campi della vita civile.

lunedì 17 novembre 2008

Progetto MIkAN: una capretta per giovani famiglie rwandesi

L'ipotesi di dar vita a un progetto di distribuire una capretta a un gruppo di famiglie rwandesi sta prendendo corpo. Il là ci viene da una giovane coppia che, alle prese con i preparativi del proprio matrimonio previsto per il prossimo marzo, stava ricercando un'idea per il pensiero che si è soliti riservare agli invitati al termine del pranzo di nozze. Scartate le tradizionali bomboniere, erano alla ricerca di qualcosa che consentisse di condividere la propria gioia con persone meno fortunate. Prendendo spunto da iniziative di cui erano a conoscenza ( invio di un vaccino o di un'offerta a persone bisognose di paesi in via di sviluppo) attraverso successivi approfondimenti con amici sono pervenuti ad abbracciare con piena convinzione l'ipotesi di procedere, per ogni invitato ( una quarantina quelli previsti) ad assegnare a un analogo numero di giovani famiglie rwandesi una piccola capra. In un gemellaggio ideale, una quarantina di giovani coppie della parrocchia di Nyagahanga riceveranno così una capretta che, seguendo le istruzioni ricevute in loco da un esperto, alleveranno fino a portarla al primo parto. In quel momento, in una ideale catena di solidarietà, doneranno il capretto o i capretti frutto del parto a un'altra famiglia trattenendosi la capra originaria. E' evidente il forte significato solidaristico di questo gesto, ma anche il suo contenuto più propriamente economico. In un lasso temporale di circa un anno e mezzo, un altro gruppo di famiglie potrà beneficiare di questo piccolo segno di vicinanza.

sabato 15 novembre 2008

Dietro le quinte della crisi del Nord Kivu


Ecco tre interessanti reportage che tentano di fare luce su quella che è la vera posta in gioco del conflitto che sta insanguinando il nord Kivu: le immense ricchezze concentrate in questa zona del Congo.L'interesse delle diverse forze in campo sono l'oro, i diamanti e due minerali come la cassiterite e il coltan, rarissimi e indispensabili per lo sviluppo della tecnologia di computer, telefoni cellulari, apparati di missili e di satelliti. Come vengono estratti la casserite e il coltan , come vengono commercializzati, per canali quasi totalmente clandestini, chi sono le milizie sul campo: ecco cosa si trova nei documentari segnalati. In Blood Coltan si trova anche una curiosa intervista al generale Laurent Nkunda, uno dei protagonisti della crisi.
Ecco i tre reportage:

venerdì 14 novembre 2008

Cooperativa apicoltori nel sud-est del Rwanda

Ecco un'esperienza di cooperazione nel campo dell'apicoltura, tratta dalla rivista Spore, che si sta realizzando nel sud-est del Rwanda. Notizie come questa dovrebbero stimolare anche le comunità ove l'Associazione Kwizera è attiva con propri progetti, a partire da Nyinawimana dove è già presente un grande alveare e tutte le attrezzature relative.
Depuis près d'un an, les associations et coopératives d'apiculteurs se multiplient au sud-ouest du Rwanda, aux abords du parc national de Nyungwe. Avec ses nombreuses plantes mellifères, cette grande forêt naturelle est propice à la production de miel. Encouragés par les autorités locales et des ONG comme le Service au développement des associations (SDA), les apiculteurs s'organisent pour valoriser leur production.
Apprécié pour sa qualité et sa pureté selon les techniciens agricoles locaux, le miel s'écoulait mal dans cette région difficile d'accès. "Depuis 2006, nous pouvons vendre notre miel à la société Multisector Investment Group à 1 000 FRW le kilo (1,16 €). Avant, nous le vendions individuellement et au détail à 600 FRW, ce qui n'était pas du tout avantageux", se souvient Jérémie Nshunguyiki, de la coopérative Turwanyubukene.
Autre nouveauté, "dans toutes les associations et coopératives que nous encadrons, les femmes deviennent de plus en plus nombreuses et sont souvent plus actives", constate fièrement Ntama Festus, technicien agricole à SDA. Selon le président de la Coopérative des apiculteurs du bord de Nyungwe, "plus de la moitié des 300 apiculteurs sont des femmes".

giovedì 13 novembre 2008

Documentazione agricola

Sono reperibili, per la sola consultazione in quanto coperti da copyright, i primi titoli dei manuali predisposti dalla Fondazione Agromisa. Si tratta di agili manuali di un centinaio di pagine, appositamente pensati per la realtà africana, che forniscono tutte le informazioni necessarie su:
  1. L’élevage de chèvres

  2. L’élevage des vaches

  3. L'apicolture

  4. L’élevage des lapins

  5. Comment créer une coopérative

Sono un'ottima base di conoscenza per un referente locale, a livello di comunità di villaggio, a cui possano fare riferimento i piccoli agricoltori delle zone rurali rwandesi.

Si accede ai documenti richiamati attraverso la propria e mail, dopo averne segnalato l'indirizzo nella sezione "commenti" alla fine di questo post, e aver ricevuto il link.

martedì 11 novembre 2008

CTA Centro tecnico di cooperazione agricola e rurale

Segnaliamo ai nostri amici rwandesi il sito del CTA ( Centre technique de cooperation agricole et rurale) dove troveranno molto materiale didattico da scaricare per le esigenze delle loro comunità locali, compresa una rivista Spore , nel cui ultimo numero compare anche un articolo su l'esperienza di una cooperativa rwandese di apicoltori.

Le Centre technique de coopération agricole et rurale (CTA) a été créé en 1983 dans le cadre de la Convention de Lomé entre les États du groupe ACP (Afrique, Caraïbes, Pacifique) et les pays membres de l'Union européenne. Depuis 2000, le CTA exerce ses activités dans le cadre de l'Accord de Cotonou ACP-CE.
Le CTA a pour mission de développer et de fournir des services qui améliorent l'accès des pays ACP à l'information pour le développement agricole et rural, et de renforcer les capacités de ces pays à produire, acquérir, échanger et exploiter l'information dans ce domaine.
Les programmes du CTA sont articulés sur trois axes principaux de manière à : fournir un large éventail de produits et services d'information et mieux faire connaître les sources d'information pertinentes ; encourager l'utilisation combinée de canaux de communication adéquats et intensifier les contacts et les échanges d'information, entre les acteurs ACP en particulier ; renforcer la capacité ACP à produire et à gérer l'information agricole et à mettre en œuvre des stratégies de GIC, notamment en rapport avec la science et la technologie. Ces activités tiennent compte de l'évolution des questions transversals ainsi que des résultats d'évaluations d'impact et d'évaluations de programmes.

lunedì 10 novembre 2008

La storia di Jaecques


Nella sezione Da leggere è stata postata la testimonianza, forte e coinvolgente, di un ragazzo rwandese, Jaecques, che attraverso diverse peripezie approda in Italia dopo la tragedia del 1994. E' una lettura che ci riporta alla tragica attualità di quanto sta accadendo nel nord Kivu.

mercoledì 5 novembre 2008

Chi l’avrebbe detto mai….

Riceviamo dall'amico Angelo Bertolucci
Se fino a pochi anni fa era addirittura impensabile, l’idea di poter avere, un Presidente degli Stati Uniti d’America di colore; tutto questo oggi è cambiato. Noi tutti credevamo che fosse più facile vedere un asino che vola, al verificarsi di questo evento, ma senza scherzi… lo abbiamo visto. Sembra un gioco di parole ma il piccolo asinello a stelle e strisce “simbolo di Barack Obama, candidato Democratico” ha sbaragliato l’elefantino di McCain, il candidato Repubblicano, veterano del Vietnam. Il fatto che l’uomo più potente del mondo, l’uomo che si pone alla guida del cosiddetto “Mondo libero” abbia origini Africane (Keniote per la precisione) segna un punto di svolta epocale dalle interessanti prospettive. Ha vinto un uomo dalle umili radici, che sicuramente, se riuscirà a tenere i piedi per terra ha la possibilità di fare del bene all’intera umanità. Nell’augurare buon lavoro ad Obama ed al suo staff, auspichiamo per il futuro, una maggiore attenzione ed una più viva sensibilità dei “grandi della terra” alle problematiche dei Paesi ad economia emergente dove risiedono la maggior parte dei cosiddetti poveri del nulla. Mi piace pensare che, questa inaspettata svolta, possa aprire la strada ad una nuova stagione di Speranza e di Pace per l’intera umanità.
Angelo Bertolucci

martedì 4 novembre 2008

Capre e manioca

Una esperienza tanto semplice quanto efficace, riportata nell'ultimo numero di Città nuova, è sta avviata a Casobu, un villaggio del Burundi , a favore della popolazione locale. Si tratta di una specie di "fondo rotativo in natura" che prevede l'assegnazione a una famiglia di una capra; quando la capra figlierà, la famiglia tratterrà il capretto e consegnerà la capra a un'altra famiglia e così di seguito. Altrettanto è previsto per le piante di manioca. Viene distribuita una varietà di talee di manioca indenne al "mosaico", una malattia virale delle piante. Le prime famiglie che riceveranno le talee, le riprodurranno sui propri campi; le talee così riprodotte saranno distribuite al resto della popolazione. Il progetto potrebbe essere attuato anche in Rwanda; non dovrebbe essere particolarmente oneroso e impegnativo in termini gestionali e, inoltre, c'è la fattoria di Nyinawimana che potrebbe fungere da centro di approvvigionamento sia per le capre che per la manioca.

lunedì 3 novembre 2008

Una ferrovia per uscire dall'isolamento

Il Rwanda e il Burundi hanno intenzione d'iniziare il prossimo anno la costruzione di 691 km di linea ferroviaria che colleghi i due paesi ai porti tanzaniani di Mombasa e Dar es Salaam. I lavori dovrebbero durare circa cinque anni con un costo nell'ordine di 4 miliardi di dollari. L'opera permetterebbe di abbattere l'incidenza del costo del trasporto dal 40% al 5% dell'intero costo delle merci.

sabato 1 novembre 2008

Potrebbe essere il momento di Prodi

Nel settembre scorso, il segretario dell'Onu Ban Ki-Moon ha nominato il prof. Romano Prodi a capo di un gruppo di esperti delle Nazioni Unite e dell’Unione africana che si occupera’ delle missioni internazionali per il mantenimento della pace in Africa. La tragedia che si sta profilando nell'alto Kivu, dove esistono tutti gli ingredienti perchè si ripeta quanto occorso nel 1994 in Rwanda, dovrebbe essere un'ottima occasione per l'ex premier italiano per far sentire la sua voce e portare all'attenzione dei media italiani quanto sta succedendo in quell'angolo dimenticato del centro Africa. Visto il ruolo importante che in questo scacchiere di crisi ricopre il governo rwandese, il prof. Prodi ha sicuramente la possibilità di mettere a frutto i legami con il Presidente rwandese Paul Kagame che ebbe ospite in Italia nel recente passato.