Finora, il Rwanda
ha segnalato un totale di 3.625 casi di Covid da metà marzo, di questi, 1.810 casi si sono risolti positivamente, mentre i morti ammontano a 15 pazienti. In presenza di un numero
crescente di casi di Covid, il governo è intervenuto con alcune misure restrittive, a cominciare dall'anticipazione dell'orario del coprifuoco in vigore alle 19:00 in tutto il paese, rispetto al precedente che iniziava alle 21, con
fine alle 5. Le riunioni di
massa negli spazi pubblici e nelle case sono vietate, mentre la
presenza a una veglia funebre non deve superare le 15 persone
contemporaneamente. Altre decisioni importanti riguardano il numero di persone
che lavorano nelle istituzioni pubbliche in un dato momento, che sono state
ridotte dal 50% al 30%, con l’introduzione per i dipendenti pubblici del lavoro
su base di turni. Nel settore privato, compresi i mercati, si continuerà ad
osservare la quota del 50% dei dipendenti presenti in un dato momento.Rimangono in
vigore le misure preventive del Covid-19, tra cui l'uso di maschere facciali in
pubblico, il lavaggio regolare delle mani, il distanziamento sociale.Sono stati vietati
anche i viaggi in campagna con i mezzi pubblici, ma sarà consentito l'accesso
alle persone che utilizzano mezzi privati.Le scuole
rimarranno chiuse per consentire un tempo sufficiente per un'ulteriore
valutazione dello stato di salute e una preparazione completa per la ripresa
delle lezioni.I bar e le
discoteche rimangono chiusi.
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giovedì 27 agosto 2020
domenica 23 agosto 2020
I dieci principali prodotti d'esportazione del Rwanda
Il valore delle esportazioni ruandesi nel 2019 è stato di $ 397,6 milioni contro i $ 324,9 milioni
dell'anno precedente. Concorrono a tale risultato diversi prodotti esportati, a
partire dal tè. Le esportazioni di
tè, nel 2019, ammontavano a $ 86,3 milioni per un totale di 30.961 tonnellate esportate sul mercato
internazionale.
Il caffè è il
secondo prodotto più esportato dal Rwanda, per un ammontare di $ 69,8
milioni lo scorso anno contro i $ 68,7 milioni dell'anno precedente, sostenute
dall'elevato volume delle esportazioni, aumentate del 9,8% nonostante il calo
dei prezzi internazionali.
Cereali come
grano, riso e mais, frutta, verdura, radici e tuberi, carne, uova e latticini,
nonché animali vivi, in precedenza destinate esclusivamente al mercato interno,
hanno portato 70,4 milioni di dollari tra luglio 2019 e aprile di quest'anno ( 78,3 l’anno precedente).
Ci sono poi i
minerali, a partire dal famoso coltan,
conosciuto industrialmente come tantalite, elemento vitale nella creazione di condensatori ed elementi elettronici che
controllano il flusso di corrente all'interno di circuiti stampati
miniaturizzati utilizzati in quasi tutti i
telefoni cellulari, laptop, cercapersone e molti altri dispositivi elettronici.Il
recente boom tecnologico ha aumentato la domanda di questo minerale e il Rwanda
è stato uno degli attori chiave nel mercato internazionale con 13.000
tonnellate esportate lo scorso anno.Il Rwanda è stato il più grande esportatore
mondiale del minerale di tantalio tra il 2013 e il 2014.L'anno scorso ha
generato esportazioni per 44,7 milioni di dollari.
La cassiterite è
un altro dei minerali più esportati. L'anno scorso, il paese ha ricavato circa $
36,1 milioni dalle esportazioni.
Il wolfram, (minerale
di tungsteno) utilizzato per esempio nei filamenti delle lampadine, è un altro minerale per cui il paese è noto sul mercato
internazionale. Il valore delle esportazioni da questo minerale è stato di $
16,8 milioni nel 2019.
Le verdure, fagioli freschi, pepe, aglio, zenzero, cipolle, melanzane e pomodori, hanno generato l'anno scorso ricavi per 14,7 milioni di
dollari per esportazioni in RDC, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti (EAU), Cina e Paesi Bassi.
Il paese esporta
anche molta frutta (avocado, limoni, ananas, frutti della passione e uva) per un valore di 6,7 milioni di dollari l'anno
scorso in paesi come il Belgio.
Un altro prodotto d'esportazione è il piretro che ha generato circa 6,2 milioni di dollari.
Il Rwanda è il
secondo produttore mondiale di piretro e detiene circa il 15% della quota di
mercato mondiale.
Dai grandi allevamenti ruandesi di bovini, ovini e capre originano esportazioni di pelli e di
prodotti per la pelle che l'anno scorso hanno prodotti circa 4 milioni di dollari di ricavi.La mancata valorizzazione di queste pelli attraverso il loro utilizzo in prodotti finiti come scarpe, borse e cinture ha registrato una
tendenza al ribasso dal 2013.
lunedì 17 agosto 2020
Le nuove regole per i viaggiatori in visita in Rwanda
Il Rwanda Biomedical Center (RBC) ha fatto conoscere le nuove
disposizioni a cui dovranno sottostare tutti i viaggiatori in arrivo a Kigali. All’entrata
tutti dovranno presentare un test Covid-19 negativo, effettuato entro 5 giorni
dalla partenza. Il limite precedente era di 3 giorni, un termine giudicato troppo
restrittivo.
L'unico test accettato è quello (RT-PCR) SARS-CoV 2, con esclusione di altri
test come il test diagnostico rapido (RDT). Tutti i viaggiatori in arrivo
devono completare il modulo di localizzazione passeggeri e caricare il
certificato di prova COVID-19 sul sito web di RBC prima dell'arrivo.All’ingresso,
tutti i viaggiatori saranno poi sottoposti a screening e sosterranno un secondo test RT-PCR per
confermare i risultati negativi del test effettuato prima dell'arrivo.I
viaggiatori sono tenuti ad attendere 24 ore per i risultati del loro test
COVID-19 in un hotel di transito designato e durante il periodo di attesa
devono osservare tutte le misure di prevenzione annunciate dal Ministero della
Salute.Il governo ha negoziato tariffe speciali presso hotel di transito
designati per il periodo di attesa di 24 ore.I test per i viaggiatori costano
60 USD (50 USD per il test e una tariffa per il servizio medico di 10
USD). I risultati del test vengono inviati tramite SMS o e-mail e il tempo di
risposta per i risultati è di 24 ore dal momento in cui viene raccolto un
campione.
Dopo aver ricevuto un risultato negativo del test, i
viaggiatori potranno effettuare il check-out dagli hotel; se i risultati sono
positivi, i viaggiatori saranno trattati fino al completo recupero, a
proprie spese. Rimane la raccomandazione a tutti i viaggiatori a dotarsi di un'assicurazione
di viaggio internazionale prima d'intraprendere il viaggio.
Tutte le compagnie aeree operanti su Kigali sono tornate operative; i prezzi dei biglietti sono di poco superiori a quelli ante Covid.