"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


mercoledì 25 gennaio 2017

Parte la Missione 2017 dell'ass. Kwizera in Rwanda

Parte domani giovedì 26 gennaio  la Missione 2017 dell’Associazione Kwizera onlus verso il Rwanda, dove l’associazione opera da 15 anni a favore delle popolazioni locali. Per quindici giorni, il rientro è previsto il 10 febbraio,  saranno valutati sul campo i diversi programmi in corso nelle diverse parrocchie della diocesi di Byumba; a tal fine si incontreranno i referenti locali, mentre lunedì trenta a Byumba è programmata una riunione con tutti i parroci della diocesi. In particolare sono già fissati alcuni appuntamenti come quello del 2 febbraio a Kiruri, dove verrà inaugurata una sala polivalente del locale campus scolastico, un sopralluogo al villaggio dei batwa di Kibali, l'inaugurazione a Nyagatare di un piccolo allevamento di capre promosso dalla locale parrocchia, la consueta visita all'asilo Carlin di Kagera e la tradizionale santa messa alla chiesa di Bugarama.
Pur rinnovandosi anno dopo anno, l’impegno di Kwizera rimane fermo a quella scelta iniziale di portare l’aiuto, nella misura consentitaci dalla generosità di tanti amici e benefattori, là dove queste persone bisognose vivono. Come ricordato  nella controcopertina del calendario Kwizera 2017, tale scelta trae ispirazione dal  costante magistero pontificio: quello di Benedetto XVI quando, nel  Messaggio per la giornata mondiale del migrante e del rifugiato del 2013,  scrive che “prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra, ripetendo con il santo Giovanni Paolo II che «diritto primario dell’uomo è di vivere nella propria patria: diritto che però diventa effettivo solo se si tengono costantemente sotto controllo i fattori che spingono all’emigrazione» e di  papa Francesco, quando, nello stesso Messaggio del 2016, chiede che milioni di africani possano “vivere con dignità, anzitutto esercitando il diritto a non emigrare per contribuire allo sviluppo del loro Paese ".
Soprattutto, andare in Africa significa raccogliere l’appello dei vescovi africani quando  esortano la loro gioventù a non lasciarsi attrarre dalle sirene di un inesistente posto di lavoro in occidente, ma ad impegnarsi  nei rispettivi paesi per il futuro del continente.
Per l’Associazione Kwizera, “Aiutiamoli a casa loro”, lungi dall’essere un abusato e strumentale slogan propagandistico, significa dare concretezza a questi auspici, rispondendo innanzitutto a un principio di equità e secondariamente a un efficace utilizzo delle scarse risorse finanziarie disponibili.
Compatibilmente con i collegamenti internet,  confidiamo di poter aggiornare il blog sugli sviluppi della missione. Per seguire la Missione 2017 clicca qui.

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